Azione cattolica: Roma, Convegno presidenti e assistenti unitari diocesani. Apre i lavori il presidente Notarstefano

Si aprono oggi, alle 19.00, con l’intervento introduttivo del presidente nazionale Ac Giuseppe Notarstefano, i lavori del Convegno dei presidenti e assistenti unitari diocesani di Azione cattolica (a Roma presso la Domus Mariae, via Aurelia, 481). Primo appuntamento associativo in presenza dopo i mesi della pandemia. Tre giorni, da oggi sino a domenica, “per definire gli impegni dell’Ac per il triennio 2021-2024, dopo la celebrazione lo scorso fine aprile della XVII Assemblea nazionale e la nomina della nuova Presidenza nazionale”. “Passiamo all’altra riva” è il titolo del Convegno, “accompagnato dai verbi Contemplare, Sperare, Prendersi cura” e “dall’intenzione dell’Ac di rimboccarsi le maniche e ripartire insieme al Paese; fortemente incoraggiata a vivere la propria corresponsabilità associativa al servizio della Chiesa e pienamente coinvolta nel cammino sinodale che la vede protagonista nelle Chiese locali di Italia”.
“Come Azione cattolica – si legge in un comunicato – siamo consapevoli che il tempo che abbiamo di fronte, che si apre a una fase di trasformazione della vita sociale ed ecclesiale, ci chiede di assumere la postura agile e perseverante del pellegrino, immagine da sempre cara alla vita spirituale del cristiano. Il carico deve essere necessariamente essenziale e leggero e il giusto desiderio di raggiungere la meta non deve prevalere sul gusto del camminare e di farlo insieme a tanti altri, cercando di stare al passo con gli ultimi”.
“La transizione in atto, che ha una forte matrice ecologica, richiede una profonda rielaborazione culturale e sociale degli stili di vita e delle prassi quotidiane, così come anche delle forme organizzative e dei meccanismi istituzionali. Essa non può essere semplicemente ridotta a un aggiornamento tecnologico dei dispositivi di produzione e organizzazione o ad una sostituzione di fonti di energia, ma deve prendere forma a partire da una autentica conversione che ci chiede di cercare, tutti insieme, un nuovo modello di sviluppo più inclusivo e sostenibile”.
In serata alle ore 21.30, appuntamento culturale dedicato al beato Rosario Livatino, testimone di speranza, di cui oggi ricorre la prima memoria liturgica.

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