Salute mentale: Fondazione Soleterre, in un anno di pandemia offerto supporto psicologico a 2.506 persone, di cui 1.451 minori

In occasione della Giornata mondiale della salute mentale promossa dall’Oms ogni anno il 10 ottobre, Fondazione Soleterre presenta i dati di un anno di lavoro della propria Rete nazionale di supporto psicologico Covid-19 composta da 87 psicologi e psicoterapeuti presenti in 15 regioni italiane e tuttora in espansione.
Ad oggi hanno usufruito del servizio della Rete nazionale di supporto psicologico Covid-19, creata da Fondazione Soleterre, 2.506 persone – di cui 1.451 minori nelle scuole, 168 genitori, 288 insegnanti, 32 membri del personale sanitario, 93 pazienti Covid-19, 83 loro familiari e 391 persone che non hanno contratto il virus o lavorato in reparti Covid-19 ma che hanno subìto le conseguenze psicologiche della pandemia – per un totale di 4.399 colloqui effettuati in 12 mesi da giugno 2020 a giugno 2021 – di cui 2.278 svolti da remoto, 1.800 in presenza su tutto il territorio nazionale e 321 interventi nelle scuole. Sono 296 le richieste di aiuto urgente arrivate al centralino, con un picco di 53 chiamate nel mese di novembre 2020 e 46 nel mese di marzo 2021. Tra le province con il maggior numero di beneficiari presi in carico ci sono: Pavia (118), Bergamo (78), Firenze (78) e Milano (69).
In fase di triage a un campione opportunistico di 433 pazienti è stato sottoposto un test per rilevare la presenza di sintomi da stress post-traumatico e sintomi trasversali (depressione, rabbia, mania, ansia, sintomi somatici, ideazione suicidaria, psicosi, alterazioni del sonno, memoria, pensieri e comportamenti ripetitivi, dissociazione, funzionamento della personalità e uso di sostanze) a partire dall’evento stressante della pandemia da Covid-19 e poter così delineare la tipologia di percorso terapeutico più adatta. Dei 433 test eseguiti a oggi emerge che il 33,26% ha sviluppato depressione in forma grave, il 21,71% ha sviluppato rabbia in forma grave, il 43,42% ha sviluppato ansia in forma grave, il 24,02% ha riscontrato alterazioni del sonno in forma grave e il 15,01% ha fatto uso di sostanze in forma grave.
Il servizio, accessibile chiamando il numero di centralino 335 7711805, è stato erogato in forma totalmente gratuita per tutto il periodo acuto dell’emergenza Covid-19 (da marzo 2020 a maggio 2021) e oggi si prepara a divenire realmente accessibile a tutta la popolazione con una donazione minima suggerita di 40 euro a ogni incontro, pur rimanendo gratuito per le categorie più fragili (pazienti Covid-19 ospedalizzati, familiari di primo grado di vittime Covid-19, minorenni con patologie, operatori sanitari coinvolti nella gestione dell’emergenza, persone che hanno perso il lavoro a causa della pandemia).
“Siamo molto preoccupati perché a causa della pandemia si è verificato un aumento dei livelli di depressione e ansia e in Italia non esiste, sostanzialmente, una rete pubblica di prevenzione e aiuto psicologico. La quasi totalità dei cittadini e l’80% dei bambini e degli adolescenti che hanno bisogno di aiuto psicologico lo possono ottenere solo privatamente e se hanno i mezzi economici”, dichiara Damiano Rizzi, presidente di Fondazione Soleterre e psicologo clinico presso Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia.

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