Mali: liberata suor Narváez, “mi sono aggrappata a Dio”. La gioia dei vescovi colombiani

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

È libera, dopo un sequestro durato quattro anni nel Mali, la missionaria colombiana Gloria Cecilia Narváez, suora della Congregazione delle Suore francescane di Maria Immacolata. L’annuncio è stato dato sabato da mons. Mario de Jesús Álvarez Gómez, presidente della Commissione per le missioni della Conferenza episcopale della Colombia, in un videomessaggio, nel quale esprime la sua “immensa gioia” per la liberazione della religiosa, rapita nel Paese africano il 7 febbraio 2017 da estremisti islamici. Da allora, la Chiesa colombiana è in preghiera permanente e la Santa Sede con la nunziatura colombiana, gestendo processi di negoziazione che si sono conclusi felicemente in questa liberazione.
Mons. Álvarez ha, dunque, ringraziato per gli sforzi compiuti dalla Santa Sede, dalla Nunziatura apostolica della Colombia e dalla Conferenza episcopale della Colombia. “Diamo gloria e benedizione a Dio per questo momento gioioso della Chiesa universale e della Chiesa in Colombia”, ha concluso il presule.
Ieri suor Narváez, dopo essere stata portata a Roma, ha partecipato nella basilica di San Pietro alla messa di avvio del Sinodo dei vescovi, e all’inizio della celebrazione è stata salutata da Papa Francesco.
“A cosa ti sei aggrappata per tutto questo tempo?”, le ha chiesto il giornalista colombiano Oscar Elizalde, responsabile Comunicazione del Celam, presente a Roma assieme alla delegazione dell’organismo ecclesiale latinoamericano. “A Dio”, ha risposto senza esitare. “Ma è stata dura”, ha aggiunto.

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