Missioni: Marco Dotti nuovo direttore editoriale della Emi

Marco Dotti sarà il nuovo direttore editoriale di Emi-Editrice missionaria italiana. Dotti, 49 anni, docente di Professioni dell’editoria presso l’Università di Pavia, è stato per oltre dieci anni “firma” del mensile Vita non profit, occupandosi in particolare di cooperazione e cultura. Già socio laico di Emi, entra con la nomina odierna anche nel Consiglio di amministrazione della Casa editrice.
“Una nomina importante e di alto profilo, che rafforza ulteriormente l’impegno di Emi ad essere un punto di riferimento culturale e missionario dell’intera società italiana”, spiega padre Rosario Giannattasio, presidente della Casa editrice che, recentemente, ha assunto la forma dell’impresa sociale. Dotti succede nella direzione a Lorenzo Fazzini, nominato responsabile editoriale della Libreria Editrice Vaticana (Lev) da Papa Francesco, il 23 agosto.
Nel 1973 Emi fu fondata quale espressione della missionarietà degli Istituti specificamente ad gentes e ha come suo motto “parole per cambiare il mondo”.
Emi nel 2023 celebrerà i primi cinquant’anni di attività; in vista di questo anniversario la Casa editrice ha voluto avviare con la nomina di Dotti “una nuova fase organizzativa e di progetto volta a promuovere percorsi innovativi, in particolare nell’ambito dell’economia critica, della cooperazione, della transizione ecologica e dello sviluppo”, si legge in una nota.
Per questo motivo nasce, contestualmente alla nomina di Dotti e a supporto del futuro sviluppo dell’editrice, anche il Consiglio editoriale missionario di Emi, composto da personalità di spicco del mondo missionario e da un significativo gruppo di laici.
Per Marco Dotti, “Emi è una realtà unica nel panorama editoriale. È un osservatorio privilegiato sui fatti del mondo, ma al tempo stesso è un laboratorio di pratiche che sarà fondamentale rendere sempre più aperte e condivise. Libri, workshop, mostre ed eventi, punti forti di Emi, saranno ancor di più stimolati e orientati da una visione di Chiesa in uscita, ‘missionaria per sua natura’, come ci ha ricordato Papa Francesco, capace di interrogare le frontiere e affrontare i grandi temi del nostro tempo. Temi di tale complessità richiedono d’altronde chiavi interpretative forti e contro-narrazioni efficaci e spiazzanti, in primo luogo per noi. Per questo il primo passo sarà immaginare il futuro di Emi. Lo faremo assieme al Consiglio editoriale: spazio di condivisione e di elaborazione delle belle sfide che ci attendono”.

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