Scuola: Msac, consegnato alla ministra Azzolina il manifesto “La sfida possibile”. Proposte su benessere, didattica, edilizia e rappresentanza studentesca

“Nessuno resta indietro”, “Impariamo ad imparare”, “Gli spazi vitali degli studenti” e “La nostra voce conta”. Sono questi gli slogan che accompagnano le proposte elencate dal Movimento studenti di Azione Cattolica (Msac) nel manifesto “La sfida possibile” che oggi pomeriggio viene consegnato al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso di un webinar.
Articolato in quattro capitoli dedicati al benessere a scuola, didattica, edilizia scolastica e rappresentanza studentesca, il manifesto è frutto di una “scrittura collettiva” che ha visto impegnati gli studenti negli ultimi mesi e che non può non prendere in considerazione, oltre ai problemi strutturali del contesto scolastico, anche le criticità e le sfide emerse nei mesi di lockdown con le scuole chiuse – e le lezioni a distanza – a causa dell’emergenza sanitaria.
Tra le molte proposte messe nero su bianco quelle di “adeguare o progettare nuovi spazi per la socializzazione”, “promuovere la corresponsabilità tra docenti e studenti”, “valorizzare e rinnovare i ‘patti educativi territoriali’”. E ancora: “introdurre lo sportello di ascolto psicologico”, “istituire un percorso di riorientamento che affianchi gli studenti a rischio abbandono scolastico” e “mantenere alta l’attenzione sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo”. Dal Msac arriva anche la richiesta di “introdurre la figura del medico scolastico”, “investire nella digitalizzazione” e “formare alla digitalità” oltreché “assegnare strumenti adatti ed efficienti per la DaD (nuovi tablet, computer, ecc…) a docenti e studenti”. Viene poi chiesto di “permettere agli studenti di essere protagonisti dell’atto educativo” attraverso una “buona relazione studente-docente”. Non mancano proposte “per mettere in sicurezza e migliorare gli edifici esistenti” per i quali è necessario “curare l’estetica e il comfort degli ambienti”. Nel manifesto vengono affrontati anche due aspetti diventati centrali a causa della pandemia: “superare le classi pollaio” e “migliorare il sistema di trasporto”.

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