El Salvador: approvata da Parlamento riforma della Costituzione per istituire acqua come bene pubblico e diritto umano. La gioia della Chiesa, promotrice della proposta

Con 78 voti favorevoli e nessun voto contrario, l’Assemblea legislativa dell’El Salvador ha approvato la riforma della Costituzione della Repubblica per istituire l’acqua come bene pubblico e diritto umano. Quanto stabilito dovrà essere ratificato dalla prossima legislatura e potrà quindi entrare in vigore il prossimo anno, dopo le elezioni parlamentari.
Secondo quanto approvato dai deputati, una delle modifiche riguarda l’articolo 2 della Costituzione, nel quale si stabilisce che l’acqua sia un diritto umano; garantisce diritti individuali e fondamentali, come la vita, l’integrità fisica e morale, la libertà, la sicurezza, il lavoro; a questi si aggiungerebbero l’acqua e le sue strutture igienico-sanitarie. Inoltre, è stata approvata un’ulteriore modifica, all’articolo 69, per stabilire che l’acqua costituisce un bene pubblico.
Solo ieri il provvedimento era stato approvato in Commissione parlamentare, suscitando la grande la gioia dell’arcivescovo di San Salvador, mons. José Luis Escobar Alas, presidente della Conferenza episcopale salvadoregna (Cedes), che in un video pubblicato sui profili social dell’arcidiocesi dichiara la soddisfazione e il pubblico apprezzamento per l’approvazione della riforma costituzionale, a nome di tutte le organizzazioni della società civile impegnate nella tutela dell’ambiente, delle Università e della Chiesa e delle altre istituzioni religiose. “Si tratta di una giusta richiesta del popolo e con piena ragione”. La Chiesa salvadoregna, infatti, assieme a un cartello di realtà della società civile, aveva raccolto 200mila firme che accompagnavano la proposta di legge di riforma costituzionale.

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