Regno Unito: Covid-19 lacera la politica britannica. Avanza una fronda Tories contro il premier Johnson

(Londra) L’ottantenne papà del premier Boris Johnson, Stanley, che fa shopping in un negozio londinese rischiando una multa di duecento sterline sulla prima pagina del tabloid “Daily Mirror”. L’ex leader laburista Jeremy Corbyn che partecipa a una festa infrangendo le regole raccontato dal vendutissimo “Sun”. Le prime pagine dei giornali britannici, questa mattina, illustrano le ennesime storie di mancato rispetto delle regole Covid da parte delle classi dirigenti. Ne sono convinti dalle parole del primo ministro britannico che, ieri, senza mascherina, ha minacciato nuove misure contro il virus. Johnson e i suoi consulenti scientifici, Chris Whitty e Patrick Vallance, hanno avvertito, in conferenza stampa, che “l’epidemia non sta andando nella direzione giusta e i casi stanno salendo troppo rapidamente”. Eppure il sito della Bbc riprende uno studio di “Imperial college”, che ha firmato le ricerche più importanti in materia di coronavirus, secondo il quale i contagi sarebbero in diminuzione. Soltanto in Inghilterra, però, e non nel resto del Regno Unito. La ricerca è significativa perché coinvolge un campione di 84mila persone, il più ampio studiato fino ad oggi. Sempre l’emittente britannica segnala che il premier ha sventato la ribellione di decine di parlamentari che volevano togliergli il potere di introdurre con decreti le misure anti Covid. Se così tanti, anche tra i “Tories”, sono pronti a togliergli la maggioranza, la posizione del premier appare molto debole, nota la Bbc.

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