Il voto anticipato in Portogallo, convocato domenica 18 maggio appena 14 mesi dopo l’ultima tornata elettorale, smentisce i sondaggi che prevedevano risultati pressoché inalterati. Alleanza democratica (centrodestra moderato) ottiene il 32%, ovvero tre punti in più rispetto al voto di marzo 2024 e si rafforza come primo partito al Parlamento lusitano. I socialisti (Ps) perdono 5 punti percentuali di consenso, scendendo dal 28% dello scorso anno al 23%, registrando il peggior risultato elettorale degli ultimi quarant’anni. Il segretario Pedro Nuno Santos si è dimesso nella notte, anche se nel partito viene caldeggiato l’appoggio a un nuovo governo di coalizione con il premier uscente Montenegro (Ad), pur di arginare l’estrema destra populista. Proprio l’ultradestra di Chega! (Basta!) si rivela la vera sorpresa delle legislative di ieri attestandosi al 22,5%: con i 58 seggi ottenuti sfondando per la prima volta il tetto del 20% dei consensi, Chega! si contenderà il ruolo di principale forza di opposizione con il Ps. Nella notte, a conteggio ancora in corso, il leader André Ventura ha esultato per il “risultato storico” del suo partito e dichiarando “la fine di un bipartitismo che resiste in Portogallo da cinquant’anni”. Il presidente della Repubblica, Rebelo da Sousa, ha comunicato che già da oggi avvierà le consultazioni per formare il nuovo governo.