Diritto internazionale umanitario: Croce Rossa, alla Campania la quarta edizione della Gara nazionale tra studenti

È stata la squadra della Campania a vincere la quarta edizione della Gara nazionale di Diritto internazionale umanitario (Diu) che si è svolta nel weekend a Roma, nella sede del Comitato nazionale della Croce Rossa italiana. I team della Sardegna e delle Marche si sono aggiudicati il secondo e terzo posto. Il premio speciale dei giudici “Henry Dunant”, in memoria di sorella Antonietta Pasqualini, è andato alla squadra del Veneto per lo spirito di umanità dimostrato nel corso di una delle simulazioni, con il grande impegno profuso per la restituzione alla famiglia delle spoglie di un congiunto. Mentre i tre i vincitori del gioco “1864” sulla Prima Convenzione di Ginevra sono stati i ragazzi di Campania, Piemonte e Provincia autonoma di Trento.
Nella competizione, realizzata sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, si sono confrontati oltre 100 studenti degli Istituti superiori suddivisi in 18 squadre provenienti da tutta Italia. La premiazione, affidata come sempre a Marzia Como, delegato nazionale Principi e valori umanitari della Cri, è stata occasione per una riflessione sull’attualità del Diritto internazionale umanitario, il cui rispetto viene messo alla prova nei conflitti dei nostri giorni. “Il senso di questa manifestazione è quello di dare ai ragazzi degli strumenti per decriptare la realtà complessa del mondo moderno. Il Diu fa comprendere cosa si intende per conflitti armati ma, soprattutto, che esistono delle regole nella guerra. L’attuale scenario internazionale ci fa capire quanto sia importante, per noi di Croce Rossa, essere uno strumento per dare ai ragazzi conoscenza in una realtà molto complessa come quella di oggi”, ha dichiarato Marzia Como. I conflitti ai quali assistiamo oggigiorno rendono indispensabile approfondire le tematiche del Diritto Internazionale Umanitario al centro delle Gare appena concluse. “Esprimiamo una grandissima soddisfazione per la riuscita di queste giornate e pensiamo che questi debbano essere momenti in cui si perpetua la necessità che soprattutto fra i giovani si continui a pensare al Diu come indispensabile per poter ripristinare condizioni di civiltà all’interno dei rapporti giuridici fra le Nazioni e fra le persone”, ha commentato Antonino Calvano, consigliere nazionale della Croce Rossa italiana, che durante la premiazione ha esortato i ragazzi a non pensare che la violenza e il mancato rispetto dei diritti umani siano un cammino irreversibile e a lottare per affermare i princìpi e valori espressi dal Diu.

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