Leone XIV: ai rappresentanti delle altre Chiese e religioni, “Nicea tappa fondamentale per un Credo condiviso”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Una tappa fondamentale per l’elaborazione del Credo condiviso da tutte le Chiese e Comunità ecclesiali”. Così il Papa ha definito il Concilio di Nicea, ricordando che la sua elezione è avvenuta mentre ricorre il 1700° anniversario. “Mentre siamo in cammino verso il ristabilimento della piena comunione tra tutti i cristiani, riconosciamo che questa unità non può che essere unità nella fede”, ha affermato Leone XIV ricevendo in udienza i rappresentanti di altre Chiese e Comunità ecclesiali e di altre religioni convenuti a Roma per la celebrazione eucaristica di inizio del suo ministero petrino. “In quanto vescovo di Roma, considero uno dei miei doveri prioritari la ricerca del ristabilimento della piena e visibile comunione tra tutti coloro che professano la medesima fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo”, ha garantito il Pontefice, sottolineando che “quella per l’unità è sempre stata una mia costante preoccupazione, come testimonia il motto che ho scelto per il ministero episcopale: In Illo uno unum, un’espressione di Sant’Agostino di Ippona che ricorda come anche noi, pur essendo molti, ‘in Quell’unico – cioè Cristo – siamo uno’”. “La nostra comunione si realizza nella misura in cui convergiamo nel Signore Gesù Cristo”, la tesi del Papa, secondo il quale “più siamo fedeli e obbedienti a Lui, più siamo uniti tra di noi”.

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