“Consapevole che sinodalità ed ecumenismo sono strettamente collegati, desidero assicurare la mia intenzione di proseguire l’impegno di Papa Francesco nella promozione del carattere sinodale della Chiesa cattolica e nello sviluppo di forme nuove e concrete per una sempre più intensa sinodalità in campo ecumenico”. Lo ha annunciato il Papa, ricevendo in udienza i rappresentanti di altre Chiese e Comunità ecclesiali e di altre religioni convenuti a Roma per la celebrazione eucaristica di inizio del suo ministero petrino. “Come cristiani, siamo tutti chiamati a pregare e lavorare insieme per raggiungere passo dopo passo questa meta, che è e rimane opera dello Spirito Santo”, l’affermazione di fondo di Leone XIV: “Il nostro cammino comune può e deve essere inteso anche in un senso largo, che coinvolge tutti”. “Oggi è tempo di dialogare e di costruire ponti”, la tesi di Francesco, che si è detto “lieto e riconoscente per la presenza dei rappresentanti di altre tradizioni religiose, che condividono la ricerca di Dio e della sua volontà, che è sempre e solo volontà d’amore e di vita per gli uomini e le donne e per tutte le creature”. “Voi siete stati testimoni dei notevoli sforzi compiuti da Papa Francesco in favore del dialogo interreligioso”, le parole rivolte ai presenti: “Attraverso le sue parole e le sue azioni, ha aperto nuove prospettive di incontro, per promuovere la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio”, la citazione del Documento sulla fratellanza umana di Abu Dhabi.