Salute: accordo Confcooperative Sanità-Fnomceo-Fnopi per contrastare carenza personale e speculazioni ai danni del Ssn

Foto Fnomceo

Un accordo tra Fnomceo, Fnopi e Confcooperative Sanità per affrontare il tema della carenza del personale sanitario con lo sviluppo delle professioni mediche e infermieristiche anche attraverso lo strumento cooperativo.
L’accordo, formalizzato ufficialmente oggi a Roma, prende le distanze dalle modalità di ingaggio del personale medico e infermieristico con metodi che favoriscono pratiche speculative ai danni del Ssn, e si pone anche l’obiettivo di sorvegliare sulle norme che distinguono l’appalto di servizi dalla somministrazione di personale per evitare il ricorso a procedure di gara al massimo ribasso, applicando i minimi contrattuali previsti dai contratti sottoscritti dalle parti sociali più rappresentative a livello nazionale. Questo a tutela dei professionisti, della cooperazione tra di essi, ma soprattutto degli assistiti.
A questo fine Confcooperative Sanità, Fnomceo e Fnopi metteranno a punto proposte condivise per contribuire alla soluzione della carenza di professionalità sanitarie, soprattutto sul territorio (domicilio, centri diurni, residenze ecc.) seguendo quattro direttrici: valorizzazione dell’attività libero professionale; revisione degli attuali vincoli di esclusività con il Ssn; sviluppo di aggregazioni e organizzazioni degli operatori in cooperativa; definizione di nuove professionalità sanitarie di aiuto e supporto, in particolare al personale infermieristico.
Non dimenticando, però, la necessità di sostenere, riconoscere e implementare i percorsi formativi. Confcooperative Sanità, già dal 2010, ha realizzato un modello integrato “multi professionale” per mettere in rete il know‐how e le professionalità coinvolte nell’assistenza (in tutto oltre un milione di professionisti).
“Il nuovo paradigma sanitario si fonda sulla costruzione di reti di prossimità territoriale, determinando uno spostamento dei setting assistenziali dai luoghi tradizionali di cura, come gli ospedali, verso strutture territoriali più sostenibili e accessibili che possano favorire l’integrazione sociosanitaria e la continuità dei percorsi”, sottolinea Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi. “L’accordo siglato oggi – afferma Filippo Anelli, presidente Fnomceo – si propone di far fronte alla carenza di professionisti, in ospedale e sul territorio, mediante la messa a punto di modelli organizzativi innovativi, flessibili, non lucrativi, sostenibili e sussidiari al sistema pubblico a beneficio dei cittadini”. “Intendiamo dare un contributo concreto in un momento di affanno, ma anche di profonda innovazione, del nostro sistema di welfare sociosanitario”, conclude Giuseppe Milanese, presidente di Confcooperative Sanità.

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