Papa Francesco: udienza, “San Paolo, un innamorato di Gesù”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Un innamorato di Gesù”. Così il Papa ha definito Paolo di Tarso, nella prima delle due catechesi a lui dedicata, nell’ambito del ciclo di catechesi sullo zelo apostolico, che “appare dopo la sua conversione, e prende il posto del suo precedente zelo per il giudaismo”. “Era un uomo zelante per la legge di Mosé, per il giudaismo, e dopo la conversione questo zelo continua ma per predicare Gesù Cristo”, ha fatto notare il Papa a braccio, rivolgendosi ai fedeli in piazza San Pietro: “Saulo – il primo nome di Paolo – era già zelante, ma Cristo converte il suo zelo: dalla legge al Vangelo”. “Il suo slancio prima voleva distruggere la Chiesa, dopo invece la costruisce”, ha proseguito il Papa: “Ci possiamo domandare: che cosa è successo, passa dalla distruzione alla costruzione? Che cosa è cambiato in Paolo? In che senso il suo zelo, il suo slancio per la gloria di Dio è stato trasformato?”. “San Tommaso d’Aquino insegna che la passione, dal punto di vista morale, non è né buona né cattiva”, ha spiegato Francesco: “Il suo uso virtuoso la rende moralmente buona, il peccato la rende cattiva. Nel caso di Paolo, ciò che lo ha cambiato non è una semplice idea o una convinzione: è stato l’incontro con il Signore risorto che ha trasformato tutto il suo essere. Quello che cambia la vita è l’incontro con il Signore”.

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