Bollette: Coldiretti, “calo per luce e gas aiuta famiglie e imprese”

“Il calo delle bollette di luce e gas è un segnale importante per imprese e famiglie costrette a fare i conti per troppo tempo con costi energetici fuori controllo”. Lo afferma Coldiretti in riferimento alle stime di Arera che oggi ha comunicato che “ci saranno delle variazioni importanti superiori al 20% sicuramente” per la prossima bolletta della luce mentre sul gas “sarebbe ragionevole aspettarsi qualcosa intorno al 10%”. “La spesa energetica – sottolinea l’associazione – ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare”. “Il costo dell’energia – continua Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione alimentare. La produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno”, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea.
L’associazione ha anche accolto positivamente l’introduzione nel “Decreto bollette” della misura sulla fiscalità agroenergetica che Coldiretti ha chiesto per sostenere le aziende agricole. Il presidente Ettore Prandini, si legge in una nota, ha espresso soddisfazione per l’intervento di equità fiscale, sostenuto dai ministri dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e dell’Agricoltura e della sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, per scongiurare che l’aumento dei prezzi energetici si traducesse in un aggravio insostenibile della tassazione. “Si tratta del risultato – ha spiegato Prandini – del lavoro svolto dalla Coldiretti a sostegno delle istanze del settore primario e della filiera del biogas agricolo, rappresentata dal Cib”. Il provvedimento – spiega l’associazione – punta, infatti a garantire la tassazione della produzione di energia, in particolare biogas, realizzata dalle aziende agricole, sulla base dei valori del 2021, prima dell’impennata dei costi energetici. Senza questo intervento le aziende agricole, a fronte di una tariffa onnicomprensiva che non tiene conto del vertiginoso aumento dei costi energetici, per effetto della guerra in Ucraina, sarebbero state soggette a un prelievo fiscale calcolato sulla base degli altissimi valori dell’energia, con un’imposizione superiore di oltre 5 volte a quanto incassato. Per le aziende agricole sarebbe scattata una doppia penalizzazione: l’insostenibile bolletta energetica e l’aumento del prelievo fiscale. Il reddito imponibile dell’impresa agricola che produce energia aumenta al crescere del valore dell’energia ceduta, mentre i ricavi restano costanti poiché il produttore riceve una tariffa fissa che non tiene conto delle variazioni del mercato. Con questa norma, dunque si punta a stabilizzare gli effetti delle fluttuazioni del prezzo dell’energia, prorogando così il peso fiscale applicato nel 2021.

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