Nel 2021 si stima la presenza di 2,3 milioni di immigrati nell’Ue da Paesi extra-Ue e 1,1 milioni di cittadini Ue emigrati in uno Stato extra-Ue. Lo riporta Eurostat in una nota. I dati dimostrano “un aumento significativo dei flussi migratori rispetto al 2020, quando si stimavano 1,9 milioni di immigrati nell’Ue da Paesi extra-Ue e circa 956 mila persone emigrate dall’Ue in un Paese extra-Ue”. Inoltre, 1,4 milioni di persone, precedentemente residenti in un Paese Ue, sono emigrate in un altro Paese Ue nel 2021 (1,2 milioni nel 2020). La Germania ha registrato il maggior numero totale di immigrati (874.400) nel 2021, seguita da Spagna (528.900), Francia (336.400) e Italia (318.400). La Germania ha riportato anche il maggior numero di emigranti nel 2021 (543.200), seguita da Spagna (380.800), Romania (216 900) e Polonia (201 600). In totale, 23 Stati Ue registrano un tasso di immigrazione maggiore rispetto all’emigrazione nel 2021. Mentre, in Croazia, Grecia, Lettonia e Romania il numero di emigrati è stato superiore a quello degli immigrati. Rispetto al 2020, i Paesi Ue, ad eccezione di Grecia, Cipro, Portogallo, Slovenia e Slovacchia, hanno registrato un aumento del numero totale di immigrati nel 2021: l’incremento più elevato, in termini relativi, tra il 2020 e il 2021 si è visto in Lettonia (44%), Romania (34%) e Malta (31%). Mentre, la Slovenia ha registrato il calo maggiore (-35% di immigrati tra il 2020 e il 2021). Al contrario, nel 2020 quasi tutti i Paesi Ue, ad eccezione di Finlandia, Lituania e Slovenia, hanno registrato un calo del numero totale di immigrati rispetto al 2019.