Papa Francesco: udienza, no alla “autosufficienza” del “cattolico elegante”, “Gesù non è un’idea o una teologia”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Se uno di noi dice: ‘Ti ringrazio, Signore, perché sono una persona buona’, questa è una strada di autosufficienza, che non ti giustifica. È un cattolico elegante, non un cattolico santo. Il vero cattolico è quello che riceve Gesù dentro, che ti cambia il cuore”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, commentando, durante l’udienza di oggi, il cambiamento che avviene in Paolo, il quale da persecutore diventò apostolo di Cristo. “Come la Vergine Maria, dopo l’annuncio dall’Angelo, parte con zelo per andare ad aiutare Elisabetta, così Paolo ha portato alle genti quella grazia di Cristo che lui per primo aveva ricevuto sulla via di Damasco e che gli aveva cambiato la vita”, ha spiegato Francesco: “Perciò, la radice dello slancio evangelico è l’amore stesso di Dio, non un impegno individuale o una caratteristica personale, come dice lo stesso Paolo”. In lui, per il Papa, “si verifica una specie di paradosso: infatti, finché si ritiene giusto davanti a Dio, allora si sente autorizzato a perseguitare, ad arrestare, anche ad uccidere, come nel caso di Stefano; ma quando, illuminato dal Signore Risorto, scopre di essere stato un bestemmiatore e un violento, allora incomincia a essere davvero capace di amare. E questa è la strada”. Di qui l’invito finale di Francesco, ancora una volta a braccio: “Cosa significa Gesù per me? L’ho lasciato entrare nel cuore, mi sono lasciato cambiare da lui o è solo un’idea, una teologia? Solo Gesù giustifica: l’idea di Gesù non ti giustifica. Il Signore ci aiuti a incontrare Gesù, e questo incontro con Gesù ci cambi la vita e ci aiuti ad aiutare gli altri”.

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