Parlamento Ue: Patto migrazione e asilo, nuove regole. Un passo avanti con il voto della commissione Affari interni

La commissione per gli Affari interni e le libertà civili (Libe) del Parlamento europeo ha adottato ieri la sua posizione sulle nuove regole per i controlli alle frontiere dell’Ue e sull’accesso alle informazioni sulle condanne penali dei cittadini extracomunitari. In questo modo fa un passo in avanti l’iter verso un nuovo Patto Ue per la migrazione e l’asilo. La posizione è stata adottata con 41 voti favorevoli, 17 contrari e 7 astensioni. Lo comunica in una nota il Parlamento europeo. Inoltre, gli eurodeputati di Libe hanno aggiornato il mandato negoziale sulle procedure di asilo (38 voti favorevoli, 21 contrari e 6 astensioni). La procedura di screening non dovrebbe durare più di cinque giorni, ma potrebbe essere estesa a dieci e comprenderebbe “l’identificazione, le impronte digitali, i controlli di sicurezza, la valutazione preliminare della salute e della vulnerabilità, la relazione finale”. La proposta sulle procedure di asilo, invece, “renderebbe più rapide e semplici le richieste di asilo direttamente dopo lo screening”, anche per le nazionalità con bassi tassi di riconoscimento. Dovrebbero essere completate in 12 settimane, compresi i ricorsi. “Durante la valutazione di una domanda o le procedure di rimpatrio, il richiedente deve essere ospitato dagli Stati Ue e può essere detenuto”. Tuttavia, si deve dar priorità “alle alternative alla detenzione e a misure meno severe”. Gli Stati Ue “devono istituire meccanismi di monitoraggio indipendenti per garantire il rispetto delle norme Ue e internazionali alle frontiere, non rimpatriare le persone in Paesi in cui rischiano persecuzioni, maltrattamenti o torture”.

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