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Paesi Bassi: alle urne il 22 novembre per decidere il dopo Rutte. I vescovi scrivono ai cattolici

“La dignità umana è la base dell’agire comune”: si intitola così la lettera che i vescovi dei Paesi Bassi hanno scritto ai cattolici in occasione delle elezioni per la Camera dei Rappresentanti che si terranno il prossimo 22 novembre. Finita l’era del leader di centro destra Mark Rutte, l’ex commissario Ue Frans Timmermans sta cercando di costruire una nuova stabilità, con una coalizione social-democratici e verdi. Secondo i vescovi, “siamo di fronte a grandi sfide e si stanno sviluppando visioni radicali dell’essere umano”. E tornano nella lettera su sei grandi temi del magistero e della Dottrina sociale cattolica: il primo è il tema del bene comune che la politica deve perseguire “riconoscendo la dignità di ogni essere umano e la solidarietà che tutti condividiamo”. Il secondo argomento è la “cultura della vita”, scrivono i vescovi, “in cui non c’è posto per l’aborto, l’eutanasia e il suicidio assistito”. Il terzo è “la teoria del genere”, “idea incompatibile con la visione cristiana della vita umana”. I vescovi scrivono poi di “cura per il Creato” e di come “la dignità umana e la cura per l’ambiente vadano di pari passo”. L’ultimo paragrafo è dedicato alla “cultura dell’incontro”: lì trova spazio la preoccupazione dei vescovi “per le crescenti divisioni e l’aumento della paura nel nostro Paese a causa dei conflitti in altre parti del mondo” e la richiesta alla politica di lavorare per il bene comune, “non solo favorendo i legami tra le persone, ma anche unendole su progetti comuni come l’Europa, che è iniziato come un progetto di pace costruendo fiducia e cooperazione”, e per “una società basata sulla dignità umana, dove le persone si prendono cura le une delle altre e dove tutti possono partecipare”.

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