Terzo settore: appello delle organizzazioni alla politica, “potenziare la formazione professionale”

Rendere stabile e implementare l’offerta di istruzione e formazione professionale (IeFP) in tutte le Regioni, finanziandola in modo continuativo e con adeguati parametri; sviluppare su tutto il territorio nazionale l’offerta formativa di istruzione e formazione tecnica superiore; assicurare una sede nazionale unitaria per la Governance della IeFP nel rispetto delle competenze regionali; e investire sull’orientamento degli studenti, a partire dalla scuola secondaria di primo grado valorizzando la proposta della IeFP. Sono alcune delle istanze presentate nell’appello rivolto al mondo della politica in generale, in particolare al futuro governo, dalle associazioni di categoria che riuniscono gli enti di formazione del privato sociale senza fine di lucro, emerso nel corso di un incontro svoltosi oggi a Roma.
Un incontro dibattito, coordinato dal segretario generale di forma Dario Odifreddi, cui hanno partecipato Paola Vacchina, presidente di Forma, Massimiliano Sabbadini, presidente di Confap, ma soprattutto esponenti di varie forze politiche. Un incontro per ribadire il ruolo che le associazioni di categoria svolgono da anni nel fronteggiare disoccupazione, abbandono scolastico, mismacht, e il recupero dei Neet, ma soprattutto per sottoporre al mondo della politica e in particolare al futuro Governo alcune richieste importanti. “Ci auguriamo che – ha concluso la presidente Vacchina – come accennato oggi da più voci, IeFP e formazione professionale diventino un sistema sussidiario stabile, in cui i nostri enti possano rappresentare dei modelli per ampliare l’offerta su tutto il territorio. È necessario andare oltre i contrasti tra scuola e filiera professionalizzante e sulle disparità di trattamento economico e quindi di offerta tra il nord e il sud del Paese”.

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