Papa in Kazakhstan: conferenza stampa aereo, “quando una Chiesa pensa più ai soldi o ai piani pastorali non attira la gente”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Quando una Chiesa, qualsiasi essa sia, in qualche Paese o in un settore, pensa più ai soldi, allo sviluppo, ai piani pastorali e non alla pastorale, e si va da quella parte, questo non attira la gente”. Lo ha detto il Papa, che nella conferenza stampa di ieri sera sul volo di ritorno dal Kazakhstan ha risposto anche ad una domanda sul calo della pratica religiosa e sullo svuotamento delle Chiese. “Credo che i pastori devono andare avanti, ma se hanno perso l’odore delle pecore e le pecore hanno perso l’odore dei pastori, non si va avanti”, ha proseguito Francesco. “Delle volte si pensa come rinnovare, come fare più moderna la pastorale”, ha spiegato il Papa, secondo quanto riferisce Vatican news: “questo va bene, ma sempre che sia nelle mani di un pastore. Se la pastorale è nelle mani degli ‘scienziati’ della pastorale, che opinano qui e dicono che cosa si deve fare lì, non si va avanti. Gesù ha fatto la Chiesa con pastori, non con le guide politiche. Ha fatto la Chiesa con gente ignorante, i dodici erano uno più ignorante dell’altro e la Chiesa è andata avanti. Perché? Per il fiuto del gregge con il pastore e del pastore con il gregge. Questo è il rapporto più grande che io vedo quando c’è crisi in un posto, in una provincia… Io mi domando: il pastore è in contatto, è vicino al gregge? Questo gregge ha un pastore? Il problema sono i pastori”. A questo proposito, il Papa ha suggerito di leggere “il commento di sant’Agostino sui pastori, una delle cose più sagge che sono state scritte per i pastori e con questo tu puoi qualificare questo o quest’altro pastore. Non si tratta di modernizzare: certo ci si deve aggiornare con i metodi, questo è vero, ma se manca il cuore del pastore non funziona nessuna pastorale. Nessuna”.

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