Immigrazione: Gnpl, “serve una politica strutturale che dia certezze a collettività e sappia anche dare possibilità di approdo legale e di accoglienza dignitosa”

“Una diversa politica dell’immigrazione”. È quella che chiede il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale (Gnpl), nella sua Relazione al Parlamento, presentata oggi in Senato, sottolineando che “non è possibile continuare a qualificare come emergenza il problema dei flussi migratori, delle morti di coloro che giungono via mare, del mancato positivo inserimento di coloro che hanno un progetto migratorio non segnato da illegalità e criminalità come emergenza”. Per il garante, Mauro Palma, “va sviluppata una politica strutturale che dia certezze alla collettività ma che sappia anche dare possibilità di approdo legale e di accoglienza dignitosa”. E che preveda “un percorso di acquisizione della cittadinanza in linea con la tradizione di civiltà del nostro Paese. Per questo fornisce numeri circa le incongruenze delle attualità politiche europee e italiane rispetto alle migrazioni fondate su termini quali ‘impossibilità’, ‘restrizione’, ‘rimpatrio’”.
Nella Relazione ci si chiede inoltre, a proposito dei rimpatri forzati, “se abbia ancora senso rimpatriare le persone in Egitto di fronte al diniego delle Autorità locali di cooperare per indagare la morte di Giulio Regeni”.

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