Nuovi cardinali: dom Steiner (Manaus), “una gioia per tutta l’Amazzonia, questa nomina non riguarda solo me”

(Foto: arcidiocesi di Manaus)

“Questa nomina non riguarda solo me”, ma è “una gioia per tutta l’Amazzonia”. Lo ha detto ieri, durante un incontro con la stampa locale, l’arcivescovo di Manaus, dom Leonardo Steiner, il quale ha spiegato di essere rimasto sorpreso dell’annuncio della sua nomina a cardinale, dal momento che Papa Francesco di solito non comunica nulla in anticipo. All’inizio, anzi, di fronte alle prime congratulazioni, è rimasto “incredulo, vista la mancanza di un annuncio ufficiale”.
L’arcivescovo ha evidenziato come “Papa Francesco abbia un affetto speciale per l’Amazzonia e per le Chiese che sono in Amazzonia”, ricordando in particolare la sua telefonata durante il momento più tragico della pandemia, quando Manaus era la “capitale mondiale” del Covid-19. Ora, con questa nomina, “dimostra ancora una volta la sua vicinanza alle nostre Chiese, la sua vicinanza alla nostra regione”.
Il fatto di essere cardinale è visto da dom Steiner come “una responsabilità che si assume nella Chiesa”, sottolineando che “la cosa più importante che vedo nella reazione dei vescovi e di tante persone, che mi hanno contattato, è la gioia di avere un cardinale in Amazzonia, di constatare che l’Amazzonia non è stata dimenticata dal Papa”. Riferendosi alla nomina del nuovo cardinale in Mongolia, Chiesa in cui non ci sono nemmeno duemila cattolici, l’arcivescovo ha spiegato che “il Papa guarda alle periferie, il Papa guarda dove la Chiesa può essere molto viva, una Chiesa che può costruire la sua storia, come la nostra Chiesa in Amazzonia ha costruito la sua storia”.
In ogni caso, ha aggiunto, “il titolo non cambia nulla, solo un po’ di lavoro in più”. Dom Steiner ha poi affermato che due persone gli avevano detto che la sua nomina è il risultato del Sinodo, ricordando il processo del Sinodo per l’Amazzonia e l’attuale Sinodo sulla sinodalità. Alla luce di ciò, ha affermato che “forse il Papa chiede alle nostre Chiese di affrontare davvero il Sinodo, in particolare attraverso l’esortazione Querida Amazonia e il Documento finale. Penso che siamo tutti molto disponibili ad aiutare il Santo Padre a essere una Chiesa molto missionaria, specialmente una Chiesa sinodale”.

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