Gesuiti: Roma, domani la presentazione del numero 100 della rivista della Fondazione Magis

“Gesuiti missionari italiani”, la rivista della Fondazione Magis, festeggia il traguardo dei 100 numeri. “Un punto di arrivo – si legge in una nota – che rappresenta anche un’occasione di partenza per continuare a raccontare il servizio missionario attraverso gli occhi degli operatori impegnati ogni giorno nel realizzare i tanti progetti nel mondo”.
In occasione di questa ricorrenza, domani, mercoledì 1° giugno, alle 16 presso la sala Marconi della Radio Vaticana (piazza Pia 3, Roma) sarà presentato il nuovo nome della rivista nel quale si parla di sanità e servizi ospedalieri in Ciad; di una clinica mobile in Burundi; di un progetto in Repubblica Centro Africana che sostiene il futuro dei giovani con percorsi di formazione professionale, così come accade in Togo dove oltre allo studio si è sviluppato un servizio di cura verso le persone più fragili; dell’India, dove opera una struttura che si prende cura dei poveri e degli indigenti con programmi di formazione per il personale sanitario e percorsi scolastici per i bambini. La Fondazione è presente anche in Sri Lanka, Brasile, Albania, Romania, Malta. Accanto a questi progetti c’è il racconto dell’adesione da parte della Fondazione all’appello sottoscritto da più di 40 realtà nazionali del cattolicesimo italiano per il no alla guerra e alle armi nucleari. “Questo è il momento – propone la Fondazione Magis – per investire in progetti che favoriscano la cooperazione internazionale e la lotta alle povertà e alle discriminazioni; anche questi sono strumenti efficaci per costruire duraturi processi di pace”. In questo numero prosegue anche il racconto del progetto degli incontri nelle scuole di educazione all’ambiente e alla cura del Creato, collegato alla Laudato si’ e alla Cop26.
All’incontro di domani pomeriggio interverranno Ambrogio Bongiovanni, presidente della Fondazione Magis e direttore del Centro studi interreligiosi della Pontificia Università Gregoriana, p. Bryan Lobo, decano della Facoltà di Missiologia della Pontificia Università Gregoriana, e Jacopo Martino, dell’Agenzia cooperazione allo sviluppo.

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