Sinodo: mons. Solmi (Parma), “ascolto come esercizio permanente”. “Comunione, missione e contributo da dare al Paese annunciando il Vangelo”

“Fare Sinodo, un ascolto senza soste” è il titolo dell’editoriale dell’edizione di Vita Nuova – Parma Sette di domenica 29 maggio, a firma del vescovo Enrico Solmi. “A Roma, alla 77ª Assemblea Cei, abbiamo vissuto il Sinodo – esordisce il presule -. Fuori da una fantasia aureolata, ma concreto e amabilmente ruvido. È stato l’ascolto ‘riservato’ del Papa (ci sono dettagliate narrazioni su alcuni giornali) a rimetterci in pista. Francesco è arrivato in carrozzina, si è collocato a fatica al tavolo e ha iniziato un dialogo fin troppo franco, che ha rimesso tutti in un ascolto obbediente e rispettoso”. Il passaggio successivo “è stata l’apertura dei gruppi sinodali, lavorano sul documento di servizio (prima sintesi delle circa 2mila pagine arrivate) per cercare alcuni snodi che ci possano accompagnare nell’ascolto del prossimo anno. Si coglie l’ascolto spirituale non come un vaccino che si fa una sola volta e rende immuni per tutta la vita, ma come un esercizio permanente e molto delicato”. Sinodo, spiega mons. Solmi, “è anche guardare insieme ai problemi, anche dolorosi, come sono gli abusi sessuali su minori. Se ne è parlato con franchezza, continuando un impegno già ben impostato”.
“Comunione, missione, senza ritrarsi dal contributo da dare al Paese e soprattutto annunciando il Vangelo, sono alcune tra le parole che ha voluto lasciarci al termine di una settimana intensa che fa ben sperare. Ne siamo certi perché vogliamo che sia lo Spirito a guidarci”.

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