RnS: 44ª Convocazione nazionale. Martinez, “essere segno di una potenza che si manifesta nella debolezza”

È stata, come ogni anno, la relazione conclusiva del presidente nazionale Salvatore Martinez a chiudere la 44ª Convocazione nazionale giubilare dei 1.600 cenacoli, gruppi e comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo, svoltasi dal 27 al 29 maggio, secondo uno stile sinodale, incoraggiando gli animatori e i responsabili a “rinnovare” il Rinnovamento nello Spirito “rinnovando” innanzitutto il proprio cammino di santità personale. “Il Rinnovamento è un fatto – ha affermato Martinez, citando don Dino Foglio, già consigliere spirituale nazionale e primo coordinatore nazionale del Movimento –, un’esperienza di amore che è risposta a tutte le crisi che attraversano il nostro tempo. Che Cristo abiti nei nostri cuori è il segreto dell’amore di Dio. Ma questo si deve sentire, vedere e toccare”. Due i passi biblici declinati dal presidente. Il primo, che ha dato il titolo alla relazione: “Potentemente rafforzati dallo Spirito nell’uomo interiore” (cf Ef 3, 16), quindi il secondo: “Per questo non ci scoraggiamo ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno” (2 Cor 4, 16). Contro lo scoraggiamento, che equivale a un “letargo spirituale”, Salvatore Martinez ha invitato a tornare alla fede delle origini: “Una fede che combatte, che non si arrende, che vince. Tu – ha esortato, rivolgendosi a ognuno – sei chiamato ad essere segno di una potenza che si manifesta nella debolezza. Non permettiamo mai che il dolore più profondo – ha concluso parafrasando Madre Teresa di Calcutta – possa togliere dalla nostra faccia l’aria del Rinnovamento nello Spirito, l’aria dei carismatici, dei figli e delle figlie della Pentecoste”.

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