Giornalismo: Milone (Rai Vaticano), “il libro di don Costa fa dire che questa è la professione più bella del mondo”

“Una galoppata lungo 40 anni di storia, giornalismo, Chiesa, società. Il libro profuma di Sicilia, di carta stampata, di cultura e di accoglienza salesiana con lo sguardo ai giovani proprio del carattere del maestro e sacerdote, don Pippo Costa”. Lo ha detto Massimo Milone, direttore di Rai Vaticano, commentando il libro scritto da don Giuseppe Costa, “Girovagando tra cronache e eventi. Quarant’anni di giornalismo” (Nemapress edizioni), presentato oggi nella sede dell’Università Lumsa di Roma. Nel volume, l’autore, oggi portavoce della comunità salesiana, raccoglie articoli e aneddoti della sua esperienza nel mondo dell’editoria in Italia e negli Stati Uniti. “Pippo Costa – continua Milone – è soprattutto un testimone, un costruttore di dialogo da 50 anni e più. Un animatore di relazioni, un infaticabile narratore di realtà. È un costruttore di relazioni diverse che hanno contribuito al senso cristiano nel grande circo mediatico italiano. Ha consumato le suole delle scarpe come comunicatore e piacerebbe molto a Papa Francesco”. Proprio del Pontefice, Milone ricorda l’invito ai giornalisti ad ascoltare, approfondire e raccontare. “Caratteristiche – commenta – a cui don Pippo ha risposto con un ‘sì’”. “Non ha mai reciso il legame con la terra siciliana che genera accoglienza e solidarietà. Nella sua vita di comunicatore ha sempre messo in evidenza la storia e la bellezza della Sicilia”. “È sempre stato – conclude – un anticipatore di scenari, ha la passione per il giornalismo, ha gli intuiti e alle anticipazioni di una società mediatica ha messo il carico di valori forti che spesso non si riscontrano nel nostro contesto professionale. Un libro come il suo può alimentare coraggio e dire che la professione è la più bella del mondo”.

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