Carceri: Seac, Carlo Condorelli è stato nominato nuovo presidente

Carlo Condorelli, 68 anni, è il nuovo presidente di Seac-odv, coordinamento delle associazioni di volontariato di ispirazione cristiana operanti nelle carceri e nel più ampio campo dell’esecuzione penale da oltre mezzo secolo. Lo ha eletto all’unanimità l’assemblea nazionale, insieme ai due vice-presidenti, Maria Fornario del coordinamento regionale della Calabria e Maria Chiara Niccolai, coordinatrice regionale della Toscana. Succede a Laura Marignetti che ha guidato Seac per due mandati.
Nato a Salerno, si forma nel clima conciliare che imprime nuovi indirizzi al rapporto tra Chiesa e Mondo, fra laici ed impegno sociale. Dal 1973 al 1977 è a Roma eletto segretario nazionale in Azione Cattolica del Movimento studenti (Msac) dopo la riforma associativa realizzata dalla presidenza di Vittorio Bachelet. Poi un triennio a Bruxelles come vice segretario del coordinamento europeo di Jeci-Miic pax romana. Impatta, quasi casualmente, nell’esperienza del volontariato carcerario una quindicina di anni fa e aderisce all’associazione Vol.A.Re. attiva nel carcere di Velletri unitamente alla Caritas diocesana. “Seac – afferma Condorelli – è consapevole delle nuove sfide che potranno derivare dalla riforma Cartabia, se perverrà a coerente approvazione, anche nei servizi proposti dal volontariato. Le associazioni sono pronte perché da decenni il coordinamento Seac afferma la necessità di privilegiare un ampliamento delle misure di pena da vivere sul territorio in un contesto di vera opportunità di reinserimento e contraendo a limitati casi di necessità la detenzione in carcere. Anche la legislazione sulla giustizia riparativa – tema sul quale il volontariato è pioniere – richiederà una nuova lettura dei rapporti di buona collaborazione con la Pubblica Amministrazione. Ma senza dimenticare – sottolinea Condorelli – che è urgente dare attuazione alle proposte per il miglioramento della vita dei detenuti negli Istituti elaborate dalla Commissione Ruotolo ed in larga parte attuabili per via amministrativa. È fondamentale che tali misure vedano la luce prima della fine di questa legislatura”.

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