Ucraina: Franceschini (min. Cultura), “ribadisco ferma condanna a invasione russa”. Istituiti “Caschi blu a difesa del patrimonio culturale”

“Davanti alla distruzione e all’insensatezza la cultura deve offrire comunque risposte e opportunità di rigenerazione quando sarà il momento della ripartenza”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, indirizzandosi al segretario generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić, all’apertura dei lavori della Conferenza ministeriale a dedicata a cultura e patrimonio culturale, in svolgimento oggi al Palais d’Europe di Strasburgo nel quadro della presidenza italiana del CdE.
“Voglio ribadire a nome dell’Italia, e credo a nome di tutti voi – ha dichiarato ancora il ministro – la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione russa. Una violazione dei principi e delle norme che regolano la vita della comunità internazionale. Il Consiglio d’Europa, organizzazione che ha sempre posto i diritti umani, la libertà d’espressione e la libertà artistica come baluardi della propria azione deve sanzionare qualsiasi Governo che minacci espressamente i valori su cui si fonda questa istituzione. La guerra provoca ingenti perdite umane, enormi flussi di profughi e una crescente emergenza umanitaria. E ha già danneggiato e distrutto parte del patrimonio culturale ucraino”. Nel ricordare che l’Italia ha dedicato energie importanti nei decenni a tutelare il patrimonio culturale in aree di crisi, Franceschini ha annunciato: “Proprio ieri ho firmato un decreto che prevede l’istituzione dei Caschi blu della cultura, pronti a intervenire a tutela del patrimonio culturale danneggiato in qualsiasi parte dell’Europa e del mondo. Credo che, se come ci ricorda l’Unesco il patrimonio culturale sia ‘World Heritage’ ovvero Patrimonio dell’Umanità, sia giusto che la comunità internazionale si prepari a intervenire e a tutelarlo quando viene minacciato da calamità naturali, guerre e distruzioni di qualsiasi tipo, e sarebbe molto importante che tutti i nostri paesi costruissero delle strutture pronte a intervenire quando il patrimonio culturale è minacciato in qualsiasi parte del mondo. È dunque necessario – ha concluso – che ci uniamo per adottare le misure più adeguate a sostegno del popolo ucraino e del suo patrimonio culturale”.

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