Diocesi: Savona, sabato 2 aprile il ricordo di don Silvio Delbuono con il “Concerto per la pace”

È in programma per domani, 2 aprile, nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo a Savona il “Concerto per la pace” che vedrà il pianista Alan Weiss interpretare musiche di Franz Joseph Haydn, Ludwig van Beethoven e Fryderyk Chopin. L’iniziativa, con inizio alle 20.45, è promossa dall’Associazione musicale “Gioachino Rossini” in collaborazione con l’Associazione Stella Maris “Don Mario Genta” e con il patrocinio della diocesi di Savona-Noli. “Grazie al maestro – si legge in una nota – potremo calarci nella bellezza della musica, una bellezza che è una forza più potente delle armi, in accordo con Papa Francesco, quando l’ha definita ‘una forza che può stimolare la coscienza personale di ognuno e creare anche una fraternità universale’”. La scelta del 2 aprile non è casuale: “In questa data – viene spiegato – un anno fa ci lasciava don Silvio Delbuono. Il sacerdote sarà ricordato anche nella santa messa delle 18 nella cattedrale Nostra Signora Assunta”.
“Chi lo ha conosciuto – afferma Ugo Folco, direttore dell’Ufficio diocesano Beni culturali – sa quanto avesse nella mente e nel cuore principi semplici ma solidi: stima, affetto e disponibilità per gli altri e amore verso chiunque, perché suo fratello, come vuole il Vangelo. Aveva anche una sua dimensione molto privata e personale: l’amore sfrenato per la musica. Era un ottimo interprete al pianoforte e all’organo, anche se la natura, come lui scherzava, gli aveva dato ‘due mani da contadino più che da musicista’”. “Sopperiva questo suo ‘difetto’ con una dote particolare: l’improvvisazione”, prosegue Folco. “Si metteva alla tastiera e, prese poche note di un brano noto, ne elaborava armonie personali veramente interessanti e originali. Resterà sempre nella mente di Sergio Tortarolo, Mimmo Marchisio e mia il ricordo della mattina in cui è arrivato il pianoforte alla Stella Maris: lo strumento era ancora avvolto nell’imballaggio di plastica ma don Silvio lo ha ‘aggredito’ e suonato, creando accordi stupendi, tanto che i trasportatori hanno interrotto il loro lavoro. Era felice: aveva realizzato il suo sogno di ridare vita alla Stella Maris, che fu per lui una vera ‘palestra di vita ed evangelizzazione’ sotto la guida di don Genta e don Bof”.

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