Diocesi: Gaeta, concluso il restauro del “Cristo crocifisso con la Maddalena ai piedi della Croce” di Giovanni da Gaeta

Si è appena concluso l’intervento di restauro di un importante crocifisso appartenente alla collezione del Museo diocesano di Gaeta e della religiosità del Parco dei Monti Aurunci di Gaeta, condotto presso l’Istituto centrale per il restauro nella sede della Scuola di alta formazione di Matera. L’opera restaurata sarà esposta dal 27 marzo al 10 luglio a Forlì, presso il Museo di San Domenico, nell’ambito della mostra “Maddalena. Il mistero e l’immagine”.
La croce, sagomata e dipinta sul recto e sul verso, databile attorno al 1460, rappresenta il Cristo Crocifisso con la Maddalena ai piedi della Croce ed è eseguita a tempera e oro su tavola;: si tratta di un’iconografia trecentesca, incentrata sulle componenti più drammatiche e patetiche dell’episodio. L’autore è stato identificato da Federico Zeri come “maestro del 1456”, responsabile del trittico con l’“Incoronazione della Vergine” eseguito in quella data e all’epoca conservato nella chiesa gaetana di Santa Lucia (già Santa Maria in Pensulis), il medesimo edificio di culto da cui proviene la croce dipinta. Entrambe le opere sono entrate a far parte delle raccolte del Museo diocesano di Gaeta. Successivamente l’anonimo pittore è stato identificato come Giovanni da Gaeta, artista proveniente dal milieu napoletano-aragonese, formatosi a contatto con Leonardo da Besozzo nel cantiere della Chiesa di San Giovanni a Carbonara, e il cui linguaggio fu in seguito arricchito da esperienze umbro-marchigiane e ispano-catalane.
L’intervento condotto dall’Istituto centrale per il restauro, in collaborazione con la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Frosinone e Latina, ha interessato sia il recto sia il verso della croce; è stato effettuato in gran parte nell’ambito di un cantiere didattico degli allievi della Scuola di Alta formazione e studio della sede di Matera, ed è stato ultimato dalla restauratrice Paola Minoja. In particolare, l’attività ha riguardato il restauro delle superfici pittoriche e opere di consolidamento strutturale.

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