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Avvento: mons. Pezzi (Mosca), “pace e gioia, soprattutto in questo tempo difficile, possono essere date solo da Cristo”

“L’inizio di un nuovo anno liturgico è un segno di rinnovamento, di novità, che deve entrare nella nostra vita”: così inizia la lettera per l’Avvento che l’arcivescovo di Mosca, mons. Paolo Pezzi, ha inviato ai fratelli e sorelle della sua diocesi. Nella lettera, mons. Pezzi commenta il brano di Vangelo proposto dalla liturgia della prima domenica di Avvento ed evidenzia che “siamo chiamati ad aspettare che Cristo entri nella nostra vita, come se fosse la prima volta”. Mons. Pezzi spiega come si fa a vivere con “prontezza di cuore”, con il desiderio di incontrare Gesù in ogni istante della vita. “Dove possiamo incontrare Gesù?”, si domanda quindi l’arcivescovo e indica alcuni “luoghi”, primo tra tutti “i nostri cuori”. Così potrà nascere “un senso di pace, un senso di gioia, perché la pace e la gioia, soprattutto in questo nostro tempo difficile, possono essere date solo da Cristo”. Non solo, ma quando “l’odio e persino l’antipatia verso le altre persone scompariranno, quello sarà un segno che Cristo si è stabilito nei nostri cuori”. Mons. Pezzi riflette poi sul senso del tempo e sulla necessità di vivere nella “prospettiva dell’infinito” per non perdere “il gusto del presente”. Se si vive senza l’infinito si spreca tempo, si spreca la vita, continua l’arcivescovo che torna sul senso dell’Avvento come un periodo “in cui troviamo il tempo per Cristo, per Dio” e per accoglierlo con nuovo entusiasmo. Così, conclude il messaggio “la nostra presenza nella società sarà una presenza creativa, una presenza che porta speranza perché vivremo nella prospettiva della vita eterna”.

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