Società: mons. Gallagher all’assemblea dell’Usg, “la pace è un dono di Dio che appartiene all’umanità”

“È necessario che l’uomo possa sentirsi sicuro dell’uomo e una nazione sicura di un’altra nazione. Solo così la via della pace è percorribile”. Ad affermalo oggi è stato mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali della Santa Sede, intervenendo all’apertura della 98ª assemblea dell’Unione superiori generali (Usg) in corso fino al 25 novembre alla Fraterna Domus di Sacrofano (Rm). Secondo mons. Gallagher per “favorire un clima di confidenza e dialogo tra nazioni e popoli nessuno deve essere trattato come subordinato a un altro. La solidarietà dovrebbe caratterizzare i rapporti e il dialogo tra gli Stati”. In questo senso, “la diplomazia della Santa Sede si impegna a promuovere un nuovo tipo di rapporti tra gli Stati, incentrata al dialogo e al disarmo parimenti a un percorso pedagogico di educazione alla pace, con la formazione di un uomo integrale che si impegni per il bene comune”. “La pace è un dono di Dio che appartiene all’umanità – ha affermato -. Parole e gesti di pace creano una cultura della pace ed educano gli uomini ad agire verso essa. Un’azione che, tra le altre cose, implica l’apertura ai problemi dell’altro, il confidare solo in mezzi pacifici e un’attenzione specifica alla dignità umana”. In quest’ottica di pace, “la Chiesa, in forza del Vangelo, proclama i diritti umani e opera affinché la società umana progredisca verso il bene comune”. “La speranza cristiana è quella che non delude mai – ha concluso mons. Gallagher -. Si deve sperare contro ogni speranza nella certezza che Dio non viene meno alle sue promesse e forti del fatto che vale la pena combattere per obiettivi buoni, come costruire la pace”.

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