Legge di bilancio: Caltabiano (Anfn), “ci sono dei segnali positivi dalle voci nella manovra”

(Foto: Alfredo Caltabiano)

“Segnali positivi in tema di politiche familiari arrivano dalla manovra che il governo intende portare all’approvazione del Parlamento”: così Anfn, l’associazione che riunisce e dà voce alle famiglie numerose in Italia. “Gli interventi annunciati – e la ratio che sta dietro di essi – rivelano come la politica stia prendendo coscienza – con grave ritardo – del fenomeno della denatalità e di quali sono gli effetti che già adesso sta producendo su economia e welfare. Ci auguriamo che a questi segnali seguano, al più presto, riforme strutturali per far fronte a questa che è l’emergenza delle emergenze”, l’auspicio dell’Anfn.
Secondo la coppia presidente delle Famiglie numerose, Alfredo e Claudia Caltabiano, “è da leggere come un incentivo alla natalità la decisione dell’Esecutivo di aumentare del 50% l’importo dell’assegno unico nel primo anno di vita del figlio. Bene anche gli aumenti annunciati per le famiglie con tre o più figli, anche se attendiamo di leggere il testo – purtroppo a noi non ancora pervenuto – per esprimerci in modo più compiuto sulla proposta”.
Nonostante i correttivi annunciati – è l’opinione di Anfn – il calcolo dell’importo dell’assegno unico “sembrerebbe restare ancora ancorato all’Isee che, lo diciamo da molti anni, si sta rivelando uno strumento iniquo, perché non tiene conto a sufficienza del carico sostenuto dalle famiglie, in particolare quelle con tre o più figli, non a caso a maggior rischio di povertà in Italia”.
Non solo: “Mentre si annuncia un assegno più sostanzioso, ancora migliaia delle nostre famiglie attendono gli arretrati della maggiorazione dei cento euro (erede della detrazione aggiuntiva che già esisteva dal 2008 e che doveva essere assorbita dall’assegno unico) contemplata nella legge di istituzione dell’assegno unico, ma ancora non erogata, nonostante le rassicurazioni dell’Inps”.
Bene la riduzione dell’Iva sui prodotti dell’infanzia: “È una proposta che Anfn porta avanti sin dal 2005 e che è contenuta anche nel documento che abbiamo presentato a tutti i candidati al parlamento nelle elezioni politiche di settembre, raccogliendo consensi in tutti i partiti e movimenti. Nello stesso documento – osservano i Caltabiano – abbiamo chiesto interventi per le politiche di conciliazione. Di questo troviamo traccia – e dunque valutiamo positivamente – nella proposta del governo di introdurre un ulteriore mese di congedo parentale, facoltativo e da utilizzare fino al sesto mese di vita del figlio”.
Anche “il riconoscimento del numero dei figli per l’accesso ad opzione donna introduce il ‘principio di gradualità’ sul numero dei figli, da sempre auspicato da Anfn”.
La manovra, tuttavia, non apporta alcun beneficio specifico alle mamme numerose lavoratrici. Da tempo le famiglie numerose chiedono un “riconoscimento di contributi figurativi per ogni figlio, che andrebbe a mitigare il meccanismo penalizzante di opzione donna, che calcola la pensione interamente con il sistema contributivo. Ci auguriamo che questo correttivo venga introdotto con la riforma strutturale delle pensioni prevista nel 2023”.

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