Giornata vittime abusi: mons. Staglianò (Noto), “realizzare un momento di preghiera e di riflessione” per “operare sempre di più per i piccoli e le persone fragili “

“Con fatica e con responsabilità la Chiesa sta affrontando questo male che ha provocato indicibili sofferenze, tanto dolore a prediletti del Signore. A volte non siamo stati capaci di accogliere, ascoltare, accompagnare, guidare e consolare chi è stato profondamente ferito: perdonaci, Signore! Proteggi Signore i piccoli e i deboli, inconsapevoli vittime della oscura malvagità di chi ha scelto di operare nel male”. Lo scrive mons. Antonio Staglianò, amministratore apostolico della diocesi di Noto, per la II Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. “L’abuso, in ogni sua forma, è inaccettabile: provoca profonde ferite e i ‘sopravvissuti’ spesso ‘invisibili ai nostri occhi’ desiderano essere ‘guardati con amore’ e non come ‘scartati’, a causa dell’indifferenza – aggiunge il presule -: il buon samaritano guarda il malcapitato, si ferma se lo carica e lo accompagna alla locanda per farlo curare. Questo è l’atteggiamento evangelico, pastorale che deve avere la nostra vita di fede, personale e comunitaria”. Da parte sua, l’invito, per il 18 novembre, alla preghiera in questa Giornata che vedrà tutta la Chiesa a fermarsi e a riflettere anche alla luce del primo report che verrà reso pubblico e che ci permetterà di operare sempre di più con responsabilità. Nei giorni scorsi il vicario episcopale e direttore dell’Ufficio Fragilità – Servizio tutela minori e delle persone vulnerabili, don Fortunato Di Noto, ha inviato a tutti i sacerdoti della nostra diocesi una Lettera e i riferimenti al materiale per l’animazione della Giornata. “Invito tutti a farne tesoro e a realizzare un momento di preghiera e di riflessione, affidando al cuore misericordioso di Dio la disponibilità a operare sempre di più per i piccoli e le persone fragili e chiedere il cambiamento e il rinnovamento della vita cristiana”.

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