Diocesi: Perugia, l’arcivescovo Maffeis si mette in ascolto dei catechisti in 7 incontri territoriali. “Il nostro sia un tempo abitato dalla Provvidenza del Signore”

Dal 19 novembre al 18 dicembre, nel pomeriggio di ciascun fine settimana che precede il Natale, l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Ivan Maffeis, si metterà in ascolto degli oltre 500 catechisti e catechiste delle parrocchie, attraverso sette incontri, quante sono le zone pastorali dell’arcidiocesi, organizzati dall’Ufficio catechistico diocesano. Incontri territoriali in cui il presule avrà anche occasione per conoscere le realtà pastorali periferiche a poco più di due mesi dall’inizio del suo ministero episcopale. Ascolterà quanti sono impegnati nelle attività di catechismo, le loro esperienze di crescita nella fede e nella vita comunitaria, le gioie ed anche le difficoltà, bisogni, desideri e domande che emergono dai rapporti con bambini, adolescenti e famiglie.
Il primo degli incontri – tutti i fine settimana, dalle 16.30 alle 19 – è in calendario sabato 19 novembre, con i catechisti e le catechiste della prima zona pastorale “Città di Perugia”, presso la parrocchia di Ponte D’Oddi; l’ultimo si terrà domenica 18 dicembre. Ad introdurli la lettera dell’arcivescovo a catechisti e catechiste, chiamati ad accompagnare giovani e adulti “all’incontro con il Signore Gesù”, scrive il presule (testo integrale sul sito: www.diocesi.perugia.it (sezione “arcivescovo-lettere”). “Vorrei raggiungere ciascuno di voi ed esprimervi la mia riconoscenza per il contributo generoso che date alla costruzione della Chiesa”, esordisce mons. Maffeis rivolgendo alcune esortazioni: “Lasciatevi interrogare dal volto dei ragazzi e dalle situazioni delle loro famiglie. Non scoraggiatevi quando, a primo avviso, raccogliete un’estraneità e quasi una sostanziale indifferenza verso la proposta cristiana. Anche in questi casi, non abbiate paura, non fermatevi sulla difensiva, abbattete le distanze, andate incontro con pazienza e comprensione…”.
L’azione verso i ragazzi è “un’occasione di crescita della fede degli stessi genitori – prosegue l’arcivescovo -. Se è vero, infatti, che questi rimangono i primi responsabili dell’educazione dei figli, con il vostro servizio favorite il cammino che porta anche loro ad essere adulti nella fede e inseriti nella comunità cristiana. Perché possiate farlo senza perdere la gioia, anche in mezzo alla fatica, coltivate la familiarità con la Parola di Dio; gustatene la freschezza, che umanizza, rigenera e sostiene l’impegno”. “Vengo per essere da voi aiutato, per incoraggiarvi nel servizio e per celebrare insieme la fedeltà del Signore, che si serve di ciascuno di noi per far sì che anche il nostro sia un tempo abitato dalla sua Provvidenza”, conclude mons. Maffeis.

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