Dipendenze: la Fict al confronto con la politica. Squillaci, “riforma normativa 309/90 che regolamenta il sistema dei servizi”

Si è svolta oggi a Roma l’assemblea dei presidenti dei Centri federati Fict-Federazione italiana delle comunità terapeutiche, alla quale hanno preso parte anche la viceministra al Lavoro e politiche sociali Maria Teresa Bellucci, Maurizio Gasparri e Giuseppe Lumia. L’appuntamento è stato l’occasione per presentare il documento politico redatto a giungo che delinea, partendo dai riferimenti principali di “Progetto uomo”, il senso dell’agire ed il pensiero associativo della Federazione per i prossimi anni. “Abbiamo vissuto anni difficili, anni in cui siamo stati costretti più volte ad intervenire per far sentire la nostra voce e ribadire quelle che sono le nostre esigenze a più livelli. Abbiamo redatto documenti, organizzato conferenze, inviato comunicati stampa per divulgare la nostra posizione e per chiedere in particolar modo una riforma della normativa 309/90 che regolamenta il sistema dei servizi, ormai come abbiamo spesso ripetuto, anacronistica”. Sono queste le parole di Luciano Squillaci, presidente Fict, riportate nel comunicato dove si evince una difficoltà di tutte le comunità del Terzo settore a sostenere le spese energetiche, chiedendo un dialogo concreto maggiore con la politica, “È ormai imprescindibile mettere al vertice di tutti gli interessi l’uomo e fare un ragionamento concreto sulla questione delle dipendenze e dei giovani senza cedere al facile compromesso della ‘normalizzazione’ dell’uso di sostanze”. La viceministra Maria Teresa Bellucci ha sottolineato l’importanza di riformare il Testo unico delle sostanze stupefacenti per mettere al passo la normativa all’evoluzione del mondo delle dipendenze con la collaborazione di tutti gli operatori del settore pubblico e del privato sociale, “Le politiche sociali sono state per troppo tempo ‘la cenerentola’ delle politiche del lavoro. Certamente le cose da fare sono tante e, certamente, riformare la normativa 309/90 significa rimettere al centro la persona ed il sistema dei servizi che se ne prende cura, rendere effettiva la ‘pari dignità’ dei servizi e rendere liberi le persone di scegliere il proprio percorso di cura”. Anche Maurizio Gasparri ha ribadito l’importanza di una strategia sulle dipendenze ad opera del governo, “Le comunità terapeutiche pagano costi troppo alti e vanno sostenute con azioni mirate per alleggerirle di spese collegate alla crisi energetica con risposte immediate e concrete, dobbiamo ‘aiutare chi aiuta’ per ridare un futuro alle persone. Fondamentale, infine, il ripristino del fondo nazionale per la lotta alla droga”. Nel suo intervento Giuseppe Lumia ha evidenziato come occorra rivedere la normativa partendo da  educazione, terapia e farmacologia, chiedendo l’introduzione della specializzazione sulle dipendenze nelle facoltà di medicina, “La vera sfida è l’alta integrazione, su cui si debbono misurare insieme i Ser.D, le comunità terapeutiche e i servizi di prossimità”.

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