Libri: Roma, l’11 ottobre presentazione di “23 cardinali commentano il Catechismo della Chiesa cattolica”, con i card. Bagnasco e Monterisi e il patriarca Pizzaballa

L’Associazione Res Magnae, la Fondazione Giovanni Paolo II, la sezione Ucid di Roma, il Serra International di Viterbo, la Delegazione di Roma dell’Accademia internazionale mauriziana insieme per l’evento finale della presentazione del libro “23 cardinali commentano il Catechismo della Chiesa Cattolica” (Tau Editrice) curato da Marco Italiano con la prefazione del card. Gualtiero Bassetti e l’introduzione dell’allora card. Ratzinger, su gentile concessione del Papa emerito Benedetto XVI. Un anno di incontri – inaugurati a Viterbo il 5 marzo scorso – per sottolineare l’importanza del Catechismo nella società moderna, nel 30° anniversario della sua pubblicazione. All’evento finale, l’11 ottobre a Roma (Casa Bonus Pastor, via Aurelia 208, dalle ore 17), saranno presenti i cardinali Francesco Monterisi, arciprete emerito della basilica papale di San Paolo fuori le Mura, e Angelo Bagnasco, arcivescovo metropolita emerito di Genova. Ospite di questo evento sarà il patriarca latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa. Il programma prevede, alle 17, la presentazione dell’opera e alle 18.30 la celebrazione della messa. “Il Catechismo – commenta il card. Bagnasco – è come camminare a piccoli passi nel mistero di Cristo. È una bellezza senza confini che non solo la fede, ma anche la ragione può scorgere”. Il pensiero del patriarca Pizzaballa va a Gerusalemme e alla centralità che la Città Santa occupa nella dottrina cattolica: “Gerusalemme, la città tre volte santa, è il cuore della rivelazione per credenti ebrei, cristiani e musulmani, abitata da israeliani e palestinesi, amata, voluta e contesa da entrambi. In questa sede a noi interessa solo sottolineare come per tutte e tre le religioni monoteiste, la fede sia legata ad una rivelazione, ad una storia e a un libro. Per ebrei e cristiani inizia con Abramo e percorre tutto l’Antico Testamento. Per noi cristiani la storia continua con Gesù e la primitiva comunità cristiana e i suoi scritti”.

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