Egitto: Il Cairo, inaugurata ufficialmente la Fondazione della Fratellanza umana e firmata prima pietra dell’Ospedale Bambino Gesù

(Foto: Fondazione Fratellanza umana)

A Il Cairo si è tenuta l’inaugurazione della Fondazione della Fratellanza umana, che si prefigge di realizzare opere caritative e di volontariato, la quale, attualmente, lavora per realizzare diversi progetti di beneficenza, tra cui la casa di accoglienza “Oasi della Pietà”, l’Ospedale “Bambino Gesù del Cairo”, nella zona denominata “Nuova Capitale Amministrativa”, nonché la “Scuola della Fraternità umana” per le persone disabili.
La Fondazione della Fratellanza umana è un’organizzazione di beneficenza senza scopo di lucro, la cui missione è sostenere e rafforzare la fraternità umana e diffondere i valori e i principi del Documento sulla “Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune”, sottoscritto ad Abu Dhabi, il 4 febbraio 2019, da Papa Francesco e dal grande imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyib, con l’intento di aiutare i bisognosi, i poveri e gli ammalati, diffondendo una cultura di fraternità e convivenza, operando nell’ambito dell’infanzia e della maternità e prendendosi cura degli orfani, degli anziani e dei disabili, senza discriminazioni, esclusioni o preferenze di razza, colore o genere.
Durante la cerimonia, che si è svolta nell’Ambasciata d’Italia, mons. Yoannis Lahzi Gaid, presidente della Fondazione, ha affermato che i progetti che la Fondazione sta realizzando, ossia l’Ospedale Bambino Gesù, l’Orfanotrofio e la Scuola della Fraternità umana per persone disabili, costituiranno un apporto al lavoro caritativo in Egitto e un’ulteriore risorsa per le Istituzioni che operano nell’ambito del progresso e del benessere umano.
Mons. Gaid ha anche evidenziato che i tre progetti che la Fondazione sta realizzando in Egitto sono nati per donare bontà alla terra e ai suoi figli benevoli. Sono progetti fondati sulla convinzione che il buio del mondo non possa nascondere la luce di una piccola candela e che l’umanità abbia bisogno di azioni concrete e di persone che si rimboccano le maniche per dissetare, curare i malati, prendersi cura degli anziani, consolare il lutto e tendere la mano a chi ne ha bisogno.
La prima pietra del nuovo ospedale è stata “firmata” dal ministro Nevin Al-Qabbaj, dal ministro Tariq Al-Mulla, dal consigliere del presidente della Repubblica Sheikh Osama Al-Azhar I, dall’ambasciatore italiano Michele Coroni, dal ministro Yahya Rashid, dal ministro Manal Awad, dal patriarca Anba Ibrahim Ishaq, dal vescovo Clementos, a nome di Papa Tawadros, dal ministro Khaled Abbas, da Ismail Abdel Al-Ghafar, dall’ambasciatore Abdel Salam Al-Madani, da Muhammad Al-Tayeb, a nome del ministro della Salute, da Khaled Abdel Ghaffar, daa Matthew De Nardi a nome del Associazione italiana Bambino Gesù e da mons. Yoannis Gaid.

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