Scuola: mons. Aloise (Rossano-Cariati), l’inizio del nuovo anno “è contrassegnato dalla speranza della rinascita”

“Questo inizio del tempo scolastico è contrassegnato dalla speranza della rinascita di una vita migliore e la scuola è luogo privilegiato di fiducia, amicizia e soprattutto di impegno”. Lo scrive mons. Maurizio Aloise, vescovo di Rossano-Cariati, in una lettera indirizzata a tutto il mondo della scuola, che riaprirà i battenti il 20 settembre in Calabria. Il vescovo augura “un buon cammino a tutti coloro che si adoperano perché la scuola sia una vera e propria palestra di vita”. Invita così gli studenti ad aprire “i vostri cuori e le vostre menti per far sì che quanto studierete non siano fredde nozioni, ma linfa vitale per la vostra crescita. Custodite quanto riceverete dai vostri insegnanti. Prestate la vostra attenzione a questo tempo privilegiato che vi guida verso un futuro ricco di valori umani, culturali e di fede. Siate esempio vivo della capacità di accogliere l’altro e condividere insieme un percorso di crescita e formazione che sicuramente non sarà privo di ostacoli, ma che vi porterà a sperimentare come la forza di essere e fare gruppo rende il cammino meno faticoso. Ogni lezione sia per voi una opportunità, utile per conoscere e capire. Siate curiosi, attenti e appassionati nell’accostarvi allo studio”. “Alle mille e più sollecitazioni di un mondo sempre più virtuale – scrive più avanti -, scegliete la vita, quella vera, fatta di vittorie ma anche di sconfitte. Imparate dagli errori, fate tesoro dei consigli e delle indicazioni che vi verranno dalla scuola, che non deve essere vista solo come una fabbrica di voti. Essa deve tornare a svolgere, con maggiore convinzione, la sua funzione educativa strettamente collegata alla crescita di una società che rischia di smarrire i valori fondanti del vivere civile”. I dirigenti e gli insegnanti sono invece “chiamati a rinnovare e rinsaldare il rapporto scuola-famiglia, una collaborazione che risulta fondamentale in un contesto reso difficile dalle limitazioni legate alla pandemia che ci ha costretto a reinventare le modalità di insegnamento e la trasmissione di modelli educativi”.  “Collaboriamo tutti insieme per il superamento di ogni ostacolo, che sia materiale o ideologico, per donare conoscenza ed esperienza a chi il mondo è pronto a ricostruirlo”, conclude.

 

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