Diocesi: mons. Muser (Bolzano-Bressanone), “alleviare la solitudine del nostro prossimo è un indicatore chiave della salute della nostra comunità”

Al centro della seconda giornata del convegno pastorale che segna l’avvio del nuovo anno di lavoro della Chiesa di Bolzano-Bressanone è stata la relazione programmatica del vescovo Ivo Muser che ha anticipato le linee dell’anno pastorale 2021/22. Tre gli accenti concreti legati al tema annuale “Vicini e assieme”: le elezioni dei consigli parrocchiali, il lavoro sulla Sacra Scrittura, l’attività caritativa, che danno forma alla Chiesa locale nelle parrocchie. ““Impariamo ad apprezzare la nostra Chiesa nella sua nuova veste: una comunità umile che testimonia la vicinanza di Dio alle persone, una comunità attenta ai bisogni, che serve ed è vicina al prossimo attraverso la condivisione. Saremo una Chiesa che ha messo da parte il dolore del passato e ha trovato conforto e speranza nelle promesse di Cristo”, ha affermato il presule.
Il vescovo ha ricordato che il 24 ottobre ci saranno le elezioni dei nuovi consigli parrocchiali “che esprimono la concretezza di una chiesa sinodale in cui si vive la comunità, la partecipazione e la missione.” Da qui il suo invito a partecipare attivamente, “ad aprire i nostri cuori ai bisogni e alle necessità del nostro tempo, per trovare strade nuove che rendano le nostre parrocchie vive, per dare testimonianza credibile di vicinanza al nostro prossimo”. Il presule ha poi ricordato che una settimana prima, il 17 ottobre, si apre la fase diocesana del Sinodo dei vescovi: “Questo cammino è un’occasione per riprendere in mano i risultati del nostro Sinodo diocesano, per vedere dove abbiamo già compiuto passi in avanti e dove c’è ancora bisogno di agire” per “diventare operatori di una Chiesa missionaria”.
Il secondo accento del nuovo anno riguarda lo studio delle Sacre Scritture, “per entrare in contatto con Dio e prendere coscienza della sua vicinanza. Perciò vorrei incoraggiarvi a formare, non solo nelle vostre parrocchie, associazioni e comunità, ma anche nelle vostre cerchie di amici e conoscenti, piccole comunità cristiane che si riuniscano intorno alla lettura e alla condivisione della Bibbia”.
Il terzo accento del tema annuale è dedicato alla Caritas parrocchiale come contributo alla comunità: “La parola chiave ‘assieme’ richiama – ha affermato il presule – la visione di una Chiesa in cui tutti possono partecipare alla vita della parrocchia con i propri talenti, per costruire assieme il bene comune”. Il vescovo ha ribadito che “la capacità di percepire e alleviare la solitudine del nostro prossimo è un indicatore chiave della salute della nostra comunità”.
Nella sua relazione mons. Muser ha rimarcato altri tre punti connessi con il tema diocesano: l’assistenza ai malati e ai morenti, la preparazione ai sacramenti e la responsabilità per il Creato. “Nel decidere la direzione da seguire, dobbiamo scegliere la vita”, ha chiarito. Soprattutto “scegliendo incondizionatamente di portare vicinanza. Nessun essere umano dovrebbe essere lasciato solo. Come cristiani è nostro compito testimoniare la vicinanza e l’amore di Dio, che supera anche la morte, sfruttando tutte le possibilità per alleviare la sofferenza fisica e psichica, avvalendoci di ogni concreta modalità per includere socialmente le persone e per accompagnarle spiritualmente. Ma anche accettando i limiti della medicina: vuol dire non sottoporre nessuno a terapie non volute, vuol dire desistere se un trattamento non raggiunge più il suo scopo. In ogni caso, non dobbiamo permetterci di condannare nessuno per le sue decisioni e per la sua sofferenza”.

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