San Giovanni di Dio: fra Etayo (superiore Fatebenefratelli), “per il 2021 sostegno al Centro di Batibo, in Camerun”

“Non possiamo fare fronte a tutte le necessità, ma possiamo essere presenti ed aiutare tante persone in stato di bisogno”. Lo scrive fra Jesús Etayo, superiore generale della Famiglia Ospedaliera di San Giovanni di Dio (Fatebenefratelli), nella lettera inviata a confratelli e collaboratori in prossimità della festa del santo, l’8 marzo. Il suo incoraggiamento è ad essere “particolarmente sensibili, in questo tempo di pandemia, verso i malati, i poveri e i bisognosi, facendo, se possibile, ulteriori sforzi per restare accanto a loro ed offrirgli ciò che è nelle nostre mani, soprattutto presenza, vicinanza, accompagnamento, in una parola, ospitalità”.
Quindi, lo sguardo sull’impatto della pandemia sull’Ordine. “Abbiamo registrato i primi confratelli contagiati in Africa, anche se, in generale, soprattutto nei Paesi in cui è presente l’Ordine, i casi sono ancora pochi nonostante l’aumento dei contagi in alcuni paesi, per cui bisogna mantenere alta la guardia”. Dall’inizio della pandemia sono stati contagiati 140 confratelli, dei quali 10 sono morti e due sono ancora positivi.
Poi, la comunicazione del risultato della campagna 2020 sul progetto della costruzione della Casa di Velloor (India) per bambini diversamente abili. Sono stati raccolti 276.318 euro. Per il 2021 la campagna sarà dedicata al sostegno e alla sostenibilità del Centro San Giovanni di Dio di Batibo, in Camerun. “Vi chiedo di appoggiare questa causa per poter continuare a sostenere il nostro centro e i suoi ambulatori che assistono la popolazione di una zona penalizzata dalla violenza e dalla scia di problemi causati dal conflitto armato in quella regione del Camerun”.

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