Papa Francesco: incontro autorità, “yazidi vittime innocenti di insensata e disumana barbarie”. “Diversità è risorsa”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Tra i tanti che hanno sofferto, non posso non ricordare gli yazidi, vittime innocenti di insensata e disumana barbarie, perseguitati e uccisi a motivo della loro appartenenza religiosa, e la cui stessa identità e sopravvivenza è stata messa a rischio”. È il primo riferimento del Papa alla storia travagliata dell’Iraq, popolo martire con una Chiesa martire. “Solo se riusciamo a guardarci tra noi, con le nostre differenze, come membri della stessa famiglia umana, possiamo avviare un effettivo processo di ricostruzione e lasciare alle future generazioni un mondo migliore, più giusto e più umano”, la ricetta di Francesco, nel suo primo discorso in terra irachena: “la diversità religiosa, culturale ed etnica, che ha caratterizzato la società irachena per millenni, è una preziosa risorsa a cui attingere, non un ostacolo da eliminare”. “Oggi l’Iraq è chiamato a mostrare a tutti, specialmente in Medio Oriente, che le differenze, anziché dar luogo a conflitti, devono cooperare in armonia nella vita civile”, la consegna di Francesco, secondo il quale “la coesistenza fraterna ha bisogno del dialogo paziente e sincero, tutelato dalla giustizia e dal rispetto del diritto”. “Non è un compito facile”, ha ammesso il Papa: “richiede fatica e impegno da parte di tutti per superare rivalità e contrapposizioni, e parlarsi a partire dall’identità più profonda che abbiamo, quella di figli dell’unico Dio e Creatore”. “In base a questo principio la Santa Sede, in Iraq come altrove, non si stanca di appellarsi alle Autorità competenti perché concedano a tutte le comunità religiose riconoscimento, rispetto, diritti e protezione”, ha ricordato Francesco, apprezzando “gli sforzi già intrapresi in questo senso” e unendo la sua voce “a quella degli uomini e delle donne di buona volontà affinché essi proseguano a beneficio del Paese”.

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