Otto marzo: Acli Roma, nell’ultimo anno ascoltate 330mila donne. Lavoro, welfare, uguaglianza le priorità

Nell’ultimo anno, segnato in modo particolare dalla pandemia, le Acli di Roma e provincia sono state accanto in modo particolare alle donne, supportandole e sostenendole principalmente in quattro ambiti di intervento: esigibilità dei diritti, aiuti materiali, lavoro e contrasto di ogni forma di violenza.
In particolare, grazie al segretariato sociale aperto proprio all’inizio dell’emergenza Covid, nonché ai servizi di Caf e Patronato delle Acli di Roma, in un anno sono state oltre 500mila le persone che hanno chiesto aiuto, di cui il 66% donne. Gli ambiti principali hanno riguardato la possibilità di esigere diritti, un sostegno nella comprensione delle misure adottate con i diversi Dpcm, sostegno psicologico per affrontare le situazioni di difficoltà, problematiche legate alla perdita o alla mancanza di lavoro e anche richieste di aiuti materiali, in particolare sono stati 270 i kit scolastici per i bambini consegnati e circa 9mila i pacchi alimentari. Una mancanza di cibo che ha riguardato anche donne e famiglie che prima della pandemia avevano la possibilità di vivere senza troppe difficoltà.
Oltre 900 le donne sostenute e assistite dalle Acli di Roma grazie allo sportello di orientamento per le vittime di violenza e stalking inserito nel “Progetto Fiore di Loto” e al camper itinerante nella città soprattutto nelle periferie. Oltre 40, invece, sono state avviate ad un progetto di empowerment puntando ad aumentare la capacità di auto-promuoversi in ambito lavorativo, ma anche per avviare percorsi di autonomia e consapevolezza di sé.
Infine, grazie all’iniziativa “E…vento di donna” sono stati formati, in collaborazione con l’Odg del Lazio, oltre 70 giornalisti al giusto approccio sul tema della violenza di genere. Il progetto, promosso dalle Acli di Roma in rete con Agenzia Comunicatio, Us Acli Roma, Forum associazioni familiari del Lazio, Centro studi “Pluriversum”, Associazione culturale “Punto & Virgola” e “Libera Mondo” e con il sostegno del Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio, ha l’obiettivo di contrastare le discriminazioni di genere e la violenza sulle donne tramite azioni di sensibilizzazione che puntino al cambiamento socio-culturale.

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