Recovery Plan: Action Aid, “necessarie riforme strutturali per rispondere all’impatto della crisi sul lavoro delle donne”

“Misure ancora limitate, frammentarie, emergenziali e poco strutturate. È quanto contenuto nella bozza attuale del Piano nazione ripresa e resilienza (Pnrr) che il Governo Draghi si appresta a riscrivere. Il Piano aveva e avrà in questa nuova stesura come obiettivo primario il raggiungimento di un’effettiva parità di genere, come richiesto dall’Unione europea, attraverso l’incremento dell’occupazione femminile. Un obiettivo che senza un ripensamento generale delle politiche rischia di fallire e vedere ancora una volta negati i diritti delle donne”. La denuncia viene da Action Aid che, a pochi giorni dalla Giornata internazionale della donna, chiede “riforme strutturali per rispondere all’impatto della crisi sul lavoro delle donne”.
Le misure da adottare vanno riviste seguendo “un approccio che tenga insieme il genere” e “anche le altre variabili che determinano l’esclusione delle donne: le diverse fasce d’età,  i diversi settori di impiego, l’iniqua distribuzione del carico di cura,  lo status migratorio”, afferma Action Aid.
In questa prospettiva complessa, “particolare attenzione deve essere prestata alle giovani, alle migranti, alle donne inserite in percorsi di uscita dalla violenza e alle lavoratrici in settori a scarsa tutela le cui condizioni di vita e lavoro, già poco tutelate, sono peggiorate a causa della pandemia”.
Durante l’emergenza sanitaria “il quadro già difficile per le donne si è ulteriormente aggravato: su 444mila posti di lavoro persi nel 2020, ben il 70%, quindi 310mila, sono stati di donne”. Ad essere maggiormente colpite sono “le lavoratrici autonome” e “le donne prese in carico dai centri antiviolenza”. Inoltre “le neet, ragazze al di fuori di percorsi di studio e lavoro, nel 2020 sono aumentate di 36mila unità (+2,7%)”.
“Questi dati sono allarmanti e non possono essere ignorati dalla politica – dichiara Rossana Scaricabarozzi, responsabile Gender and Economic Justice Unit di ActionAid Italia -. Il Pnrr è un’opportunità senza precedenti che non va sprecata per mettere le basi per un’effettiva parità di genere: occorre sostenere quei settori economici più colpiti dalla crisi dove sono impiegate per larga parte le donne e le giovani. È necessario investire in infrastrutture sociali che rafforzino i servizi di cura ora tutti sulle spalle delle donne, e nelle misure di lungo periodo che creino davvero equità nella divisione di genere del lavoro, quello retribuito e non retribuito. Tutto questo non sarà possibile se non ci sarà la piena partecipazione delle donne ai processi decisionali, inclusi quelli che definiranno il Recovery Plan italiano, e alla progettazione di servizi e misure che impattano sulla loro vita”.

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