Quirinale: tra i 28 nuovi “Alfieri della Repubblica” c’è chi ha aiutato il padre malato e chi ha reperito medicinali per gli indigenti

Tra i 28 nuovi “Alfieri della Repubblica” designati dal presidente Sergio Mattarella, ci sono Mattia Piccoli, 11 anni, residente a Concordia Sagittaria (Ve), “per l’amore e la cura con cui segue quotidianamente la malattia del padre e lo aiuta a contrastarla”, e Luisa Rizzo, 18 anni, residente a San Pietro in Lama (Le), “per l’impegno e l’abilità mostrati nel pilotare i droni. Pur costretta sulla carrozzina, è riuscita a raggiungere primati di velocità e anche a realizzare filmati molto originali e apprezzati sulle bellezze della propria terra, il Salento”. C’è anche Aruna Rossi, 18 anni, residente a Cento (Fe), “per la passione con cui si è dedicata, insieme agli amici del gruppo Agesci di Cento, al dialogo con gli anziani costretti all’isolamento a causa della pandemia. Il dialogo si è sviluppato nella forma epistolare, dando vita al progetto ‘Amici di penna’ e facendo emergere nell’incontro tra generazioni una grande ricchezza di contenuti e sentimenti;
E, ancora, Ginevra Scudiero, 17 anni, residente a Torino, “per la passione e la dedizione con cui ha partecipato all’organizzazione delle attività della Croce Rossa di Torino, volte a rifornire di pacchi alimentari e farmaci le persone in maggiore difficoltà. Il suo impegno di volontaria è stato particolarmente prezioso per reperire farmaci gratuiti ai malati indigenti”; Davide Siciliano, 17 anni, residente a Brescia, “per la generosità del suo impegno in aiuto delle persone che, nel periodo più duro del lockdown, non potevano uscire di casa. A loro si è offerto di portare la spesa e i medicinali. Per gli amici dell’oratorio e i compagni di scuola ha invece impostato e seguito i canali web utili alla didattica a distanza e al recupero scolastico dei ragazzi in difficoltà, divenendo così un punto di riferimento per tutta la comunità”. E poi Giuseppe Varone, 18 anni, residente ad Aosta, “per la costanza del suo impegno scolastico nel periodo del lockdown e della didattica a distanza, grazie alla quale è riuscito a trasformare la sua condizione di difficoltà in una opportunità di crescita e in un esempio per i compagni di classe e per gli stessi adulti. Oltre alla scuola, si è impegnato in progetti dedicati a giovani che, come lui, soffrono di un disturbo dello spettro autistico”. Matteo Zini, 15 anni, residente a Casalecchio di Reno (Bo), si è distinto “per il servizio di volontariato svolto, con grande passione e sensibilità, presso la Croce Rossa di Bologna nel periodo del lockdown . Chiamando al telefono gli anziani isolati in casa (quasi 2.000 telefonate), è riuscito a far recapitare la spesa, a fornire le medicine necessarie, e non di rado anche a favorire la visita del medico specialistico”
Targhe sono state assegnate a Matteo Mainetti, Jacopo Rangone, Emanuele Sacco, Pietro Cappellini, promotori di PC4U.Tech, “per aver ridotto il divario digitale”; all’Istituto Casanova di Napoli per essere “ricostruttori di banchi per fare scuola in tempo di Covid”; all’Istituto Tecnico “Galileo Galilei” di Bolzano per essere “giovani produttori di gel igienizzante per una scuola più sicura”.

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