Conferenza sul futuro dell’Europa: Schweng (Cese), imprese, lavoratori, agricoltori, consumatori e ong potranno “finalmente impegnarsi in modo strutturato e dire la loro”

“Il Comitato economico e sociale europeo (Cese) attende con impazienza di contribuire attivamente al dibattito”: Christa Schweng, presidente del Cese, si è unita con una dichiarazione alle voci che hanno salutato l’avvio della Conferenza sul futuro dell’Europa. “L’importante ruolo e il coinvolgimento della società civile organizzata sono stati confermati”, mentre il Cese, da parte sua, contribuirà “lavorando a stretto contatto con centinaia di organizzazioni rappresentate dai nostri membri”. “Siamo pronti a portare la nostra esperienza in un processo dal basso verso l’alto, per arricchire il lavoro per una nuova e convincente narrativa per l’Ue”, ha affermato Schweng che vede la Conferenza come “un’opportunità unica per le società dell’Ue”: imprese, lavoratori, agricoltori, consumatori e ong potranno “finalmente impegnarsi in modo strutturato e dire la loro nella definizione delle future politiche dell’Ue”. Ciò è “urgente e necessario” per dare loro “un senso di appartenenza all’Ue”. Plasmare il futuro dell’Ue, cosa ancora più indispensabile ora, può avvenire “solo attraverso l’impegno attivo con i cittadini e altre parti interessate provenienti da tutti i ceti sociali”. Schweng sintetizza così il tema su cui confrontarsi: “Una visione di un’Europa resiliente post-Covid che prospera economicamente, è socialmente inclusiva ed economicamente sostenibile e risponde al dilemma della sovranità nazionale rispetto alla necessità di trovare soluzioni europee comuni”.

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