Giornalismo: mons. Tisi (Cet), “il premio Natale Ucsi rilancia ai comunicatori l’invito a indagare la complessità e rifuggire la semplificazione”

Conto alla rovescia per candidarsi alla 27° edizione del premio giornalistico nazionale “Natale Ucsi”, intitolato al giornalista veronese Giuseppe Faccincani e promosso dall’Unione cattolica stampa italiana, sezione di Verona: scade la prossima domenica 31 ottobre il bando, rivolto a dare merito, anche attraverso un riconoscimento economico, alla professionalità di chi racconta la solidarietà, attraverso articoli stampa/web, servizi tv o radio.
L’arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, delegato alle comunicazioni sociali della Conferenza episcopale del Triveneto (Cet), conferma il sostegno al premio speciale “Giornalisti e Società, la professione giornalistica al servizio dell’uomo”, contestuale al premio Ucsi e attribuito dalla giuria.
“Il premio Ucsi – ha dichiarato l’arcivescovo Tisi – rilancia ai comunicatori l’invito a indagare la complessità e rifuggire la semplificazione. La pandemia ci ha mostrato quanto sia concreto il pericolo di un’astrazione dalla realtà per abbracciare una deriva ideologica. Dobbiamo tornare ad avere occhi aperti sulla vita delle persone e una rinnovata capacità di ascolto di quell’umanità sofferente, lasciata ai margini, senza più voce”.
Riflette e approfondisce tale osservazione anche don Bruno Cescon, presidente della giuria, editorialista e giornalista: “In questo momento ove sembra che tutte le opinioni siano vere, dobbiamo tornare a riscoprire l’etica professionale del giornalista, che annovera tra i primi doveri quello di verità. È una professione che va intesa come servizio alla comunità degli uomini, perché il giornalista è spesso l’unico collegamento tra il fatto e la collettività; solo ponendo al centro la verità della notizia si fa un servizio all’uomo, consentendo alle persone e alle comunità di prendere decisioni corrette perché documentate. Nella professione di giornalista ci deve essere rispetto per tutte le opinioni, ma ben consapevoli che la verità è una e noi possiamo solo avvicinarsi ad essa, a piccoli passi”. Don Cescon ha aggiunto: “Il giornalista ha una grande responsabilità verso le persone e le comunità, di cui deve sempre avere coscienza: per tale motivo, anche quest’anno la Conferenza episcopale triveneta ha voluto assegnare il premio: ‘Giornalisti società: la professione giornalistica al servizio dell’uomo'”.

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