Commissione Ue: via libera agli aiuti di Stato italiani per le imprese che assumono lavoratrici durante la pandemia

La Commissione europea approva lo schema di aiuti di Stato italiano di 96,9 milioni di euro per sostenere le imprese che assumono donne durante la pandemia di coronavirus. Si tratterà di un’esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali per i contratti conclusi nel 2021 con le lavoratrici. Lo comunica la Commissione Ue in una nota. L’obiettivo della misura è quello di “ridurre il costo della forza lavoro e promuovere l’occupazione di lavoratrici che hanno attraversato un periodo di disoccupazione o di lavoro non regolarmente retribuito”, scrive Bruxelles. Nel dettaglio, l’esenzione sarà applicata per un periodo di 12 mesi in caso di contratti a tempo determinato e per un periodo o 18 mesi in caso di contratti a tempo indeterminato. I beneficiari possono ricevere fino a un importo massimo annuo di 6mila euro per dipendente. “L’esenzione si applica solo quando l’assunzione porta ad un aumento netto del numero di dipendenti”, chiarisce l’esecutivo europeo. La Commissione ha constatato che lo schema è in linea con le condizioni stabilite nel quadro di riferimento temporaneo per gli aiuti di Stato. In particolare, il sostegno finanziario non supererà: 225mila euro ad impresa di prodotti agricoli, 270mila euro ad azienda dei settori della pesca e dell’acquacoltura e 1,8 milioni di euro per impresa attiva in tutti gli altri settori. Il finanziamento sarà concesso entro il 31 dicembre 2021.

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