Cile: Card. Aós (Santiago), “tutte le vittime di abusi ottengano giustizia”

“La forza di queste misure sta nell’impegno a cercare vie e ad agire come Chiesa, così che tutte le persone ferite da abusi sessuali nel contesto ecclesiale ottengano riparazione, senza eccezioni”. Lo ha affermato ieri il cardinale Celestino Aós Braco, presidente della Conferenza episcopale cilena e arcivescovo di Santiago del Cile, nel corso della presentazione del documento “Verso cammini i riparazione – orientamenti per le autorità ecclesiastiche”, elaborato dalla Chiesa cilena. L’arcivescovo, facendo riferimento diretto ad alcune parti del documento, afferma: “sappiamo che non basta una proposta giuridica o pastorale; una proposta pastorale deve dialogare con altre discipline. E questo cammino dev’essere sostenuto dalla speranza, dalla forza dell’amore e della grazia: il processo di guarigione dall’abuso sessuale può essere lento e difficile per quello che significa in sé; tanto più quando l’abusante è legato alla rappresentazione di Dio o agisce in suo nome”.
Il porporato ha aggiunto che questo documento “è un passo in più nel nostro cammino”, essendo una “proposta perfettibile che va arricchita con il lavoro, pratica e testimonianza di tante persone, soprattutto nel dialogo e nell’ascolto di quanti hanno subito soprusi clericali”.
Si compie così un nuovo passo nell’impegno per la promozione di ambienti sani e sicuri all’interno della Chiesa cattolica in Cile, all’interno del quale si inserisce anche il documento “Integrità nel servizio ecclesiale – Ise” pubblicato nel 2020. Contiene diversi orientamenti che vescovi, sacerdoti, diaconi, personale consacrato, laici e laiche e tutti coloro che esercitano un servizio pastorale in Cile, volontario o retribuito, ricevono su richiesta del rispettivo responsabile della comunità.

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