Coronavirus Covid-19: mons. Marcianò (Omi), “Dio è con noi nei giorni difficili della pandemia”

“Dio è con noi nei giorni della fatica e della gioia, del lavoro e del riposo, della salute e della malattia, della festa e del lutto. I giorni difficili di un mondo ancora avvolto nello sgomento della pandemia, per un virus capace di stravolgere stili vita, equilibri personali, familiari, socio-economici e politici, a livello nazionale e mondiale; giorni di buio, paura, isolamento, ma anche giorni di riscoperta fraternità, che a molti dei nostri anziani ricordano l’esperienza della guerra”. Lo ha detto l’arcivescovo Ordinario militare per l’Italia (Omi), mons. Santo Marcianò, celebrando ieri sera la messa (in streaming) nella cappella del seminario dell’Ordinariato alla Cecchignola, a Roma. “Dio è con noi – ha ribadito – in questi giorni, come lo è nei giorni della guerra, quella guerra a pezzetti di cui parla Papa Francesco, nelle tante guerre che insanguinano ancora l’umanità”. L’arcivescovo castrense ha voluto ricordare l’Associazione nazionale del Fante che, nella data storica del 24 maggio (24 maggio 1915 l’Italia entra in guerra, ndr.) avrebbe dovuto celebrare a Bergamo il Raduno nazionale. “Li salutiamo con affetto, ricordando il loro impegno associativo, il loro servizio alla memoria, e ricordando tanti giovani fanti caduti nella prima guerra mondiale, spesso costretti a combattere nelle prime file delle trincee. Vogliamo pregare per loro e per tutte le vite umane che, nell’orrore ingiusto di ogni guerra, sembrano valere meno della ragion di Stato o degli interessi di parte; e vogliamo pregare per i tanti morti del Coronavirus, in particolare nella zona di Bergamo e di tutta la Lombardia: la generazione di anziani cancellata, che ci ha lasciati poveri di memoria; le tante salme portate via dai nostri veicoli militari, icona di un dolore muto che grida ancora”. Mons. Marcianò ha inoltre richiamato il sacrificio di coloro che, “nei giorni più terribili di questa pandemia, nascosto dietro i volti dei medici e degli operatori sanitari, degli uomini in divisa e dei volontari, dei sacerdoti e consacrati, dei tanti che, in diversi modi, hanno pensato agli altri prima che a se stessi. Era con noi anche nelle trincee della guerra, nascosto nei gesti di fraternità di uomini che diventavano segno della Sua presenza”. Qui il pensiero dell’Ordinario militare è andato a Papa Giovani XXIII, “giovane militare di fanteria, poi cappellano militare, al quale, peraltro, è dedicato il Seminario dell’Ordinariato militare”. “Come tutti i santi, il grande e amato Papa Giovanni XXIII insegna a voi, cari amici dell’Associazione Fanti, a voi militari – soprattutto all’Esercito Italiano di cui egli è patrono –, a voi seminaristi, e a tutti noi a essere testimoni del Dio con noi, fino ai confini della terra”.

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